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TRA SCALATE STRANIERE E CORDATE ITALIANE: È LA PARMALAT, NELLE MIRE DELLA FRANCESE LACTALIS E, SEMBRA, DI FERRERO (NUTELLA). E LA POLITICA SI MUOVE PER PROTEGGERE L’ITALIANITÀ DELLE AZIENDE TRICOLORE

Dove finirà Parmalat, ancora non è dato sapere. Se, da un lato, c’è l’“offensiva” francese con la tentata scalata di Lactalis, dall’altro, c’è l’interesse di Ferrero, il “padre” della Nutella, supportato - a quanto pare - dal gruppo bancario Intesa - Sanpaolo, che non sta organizzando una cordata, ma si è dichiarato pronto a sostenere un partner industriale con un progetto importante. Tra le poche certezze c’è che si sta muovendo la politica, con proposte di legge che impediscano alle aziende italiane di finire in mani straniere. Così il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che ha annunciato il varo, in tempi rapidi, di un provvedimento di legge a tutela delle imprese strategiche italiane. E, sulla stessa lunghezza d’onda, sono anche altri esponenti della politica nazionale, come Pierferdinando Casini (Udc), che ha lamentato la tardività con cui il Governo ha preso in considerazione il problema. È pur vero che anche in altri Paesi europei - Francia in primis - esiste una legislazione “a protezione” delle scalate straniere alle aziende nazionali. Ma l’italianità è qualcosa che si conquista e si difende sul mercato con impegno, qualità e investimenti. Difficile pensare di farla a tavolino, con leggi contrarie alle linee dell’Ue.

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