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ENOTURISMO & TENDENZE

Trascorrere le vacanze in settembre nei territori del vino italiano, con un desiderio: vendemmiare

Dal Piemonte alla Toscana, la “Vendemmia Didattica” nelle cantine è una wine experience per tutta la famiglia, nella natura e, soprattutto, educativa

Scegliere di trascorrere le proprie vacanze in un territorio del vino, a partire da quelli più famosi e prestigiosi dove nascono i vini dei propri sogni, e spostandole alle soglie dell’autunno, perché spinti da un desiderio: vivere l’esperienza della vendemmia, soggiornando nelle cantine, scandendo la propria giornata secondo i ritmi di un rituale, duro, faticoso ma ricco di bellezza e magia, imparandone i segreti dagli stessi vigneron, dagli enologi ed agronomi e da chi lavora ogni giorno nei vigneti, e farlo con tutta la famiglia, a contatto diretto con la natura ed i suoi frutti. Tra le tendenze di un turismo del vino sempre più esperienziale e sostenibile, la “Vendemmia Didattica” sta diventando un must, offrendo ai turisti del vino la possibilità di diventare parte della “comunità agricola” che anima le cantine, “felici” che i loro ospiti non siano solo “turisti passivi” e “mordi e fuggi”, ma desiderosi di apprendere non solo come si degustano i vini, ma anche come la qualità passi prima di tutto dalla cura dei vigneti.
In principio fu anche la rockstar Sting, vip-vigneron con la moglie Trudie Styler, a lanciare esclusive “hartvest experience” alla Tenuta Il Palagio, in Toscana (non senza qualche critica, fronte economico, ma evidentemente intercettando una tendenza). Oggi prendere parte in prima persona ad un’esperienza di vendemmia, è possibile in questi giorni in cui la raccolta delle uve entra nel vivo in tutta Italia, in storiche cantine come Braida di Giacomo Bologna, dove la vendemmia didattica si svolge al mattino, con i vendemmiatori della celebre griffe della Barbera, offrendo agli ospiti del Braida Wine Resort B&B immerso nei vigneti di Rocchetta Tanaro di apprendere cultura materiale e tradizioni antiche. Restando nelle Langhe, Roero e Monferrato, tutto il territorio Patrimonio Unesco punta sull’enoturismo esperienziale ed attivo con le “Vendemmie didattiche” , con la regia di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e Piemonte On Wine, fino a metà ottobre, per trasmettere agli enoturisti i segreti della raccolta delle uve con attività ludico-didattiche per coppie, gruppi e famiglie con bambini al fianco dei produttori e nelle loro aziende a conduzione familiare.
Dai vigneti di Barolo e Barbaresco nelle Langhe a quelli di Brunello a Montalcino, nella storica tenuta di Castiglion del Bosco, di proprietà di Massimo e Chiara Ferragamo, si raccolgono i grappoli di Sangiovese, seguendone il percorso e le diverse fasi fino in cantina, grazie ad “Harvest Experience” su misura. E, ancora dall’Oltrepò Pavese, dove sono i vignaioli del Club del Buttafuoco Storico a trasmettere aneddoti e segreti del mestiere e del rosso per eccellenza dell’Oltrepò alle famiglie con bambini mentre vendemmiano nei loro vigneti, alle cantine d’Abruzzo dove la “Vendemmia didattica” del Movimento Turismo del Vino è l’occasione per conoscere le tradizioni contadine ed i rudimenti delle tecniche enologiche e agronomiche. Ma con una “giornata in vendemmia” che non manca anche tra le “food & wine experience” per gli enoturisti che scelgono come meta il Friuli Venezia Giulia, nei vigneti del Collio e dei Colli Orientali, lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Friuli con la regia di PromoTurismoFvg. O da Masi Agricola, griffe della Valpolicella Classica e dell’Amarone, che ripropone come un tempo la “Festa della Vendemmia”, nelle Possessioni Serego Alighieri per scoprire vendemmiando i segreti della raccolta delle uve e dell’appassimento nella Tenuta da sempre di proprietà dei Conti Serego Alighieri, discendenti del Sommo Poeta Dante Alighieri, primo vero grande educatore di ogni generazione.

Focus - Come vendemmiare l’uva in 7 passaggi, nel vademecum di Braida di Giacomo Bologna per tutta la famiglia
1) Scegliere una giornata calda e asciutta per vendemmiare.
2) Controllare il colore dell’uva: dovrà essere uniforme su tutta la superficie del grappolo, blu o giallo intenso.
3) Testare la maturazione dell’uva assaggiandone un acino: se appare sodo, dolce e non acidulo è pronto per essere vendemmiato.
4) Prendere in mano qualche chicco d’uva e tastarlo leggermente: l’uva matura apparirà soffice e piena di succo, quella non matura sarà dura al tatto.
5) Osservare il comportamento degli uccelli tra i filari: se l’uva è matura e pronta a essere raccolta, si raduneranno sulle viti.
6) Munirsi di una cassetta o di un grande cesto, tagliare dalla pianta con le apposite forbici i singoli grappoli e posarli con delicatezza nella cassetta o nel cesto.
7) Lasciare sulla pianta i grappolini più piccoli.

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