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TRE GIORNI DI FESTA (17/19 LUGLIO) IN SICILIA PER DIRE NO ALLA MAFIA. LA ORGANIZZANO LIBERA E CONSORZIO SVILUPPO E LGALITA' NELLE TERRE APPARTENUTE AI BOSS DI COSA NOSTRA ED ORA RICONVERTITE ALL’AGRICOLTURA DALLA COOP PLACIDO RIZZOTTO

Una festa nel segno di “Libera”, libera come la terra confiscata alla mafia ed oggi tornata a nuova vita grazie al lavoro della cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra: una “tre giorni”, dal 17 al 19 luglio, per festeggiare l’inizio della raccolta del grano ma anche e soprattutto per promuovere lo sviluppo e la legalità contro ogni mafia. Siamo a Corleone, ad Altofonte, a Portella della Ginestra, a San Giuseppe Jato, territori nei dintorni di Palermo, dove un tempo imperversavano boss come i Brusca e divenuti oggi suggestivi teatri di un grande lavoro collettivo e di un’immensa festa a cielo aperto.

“L’idea dell’intera manifestazione è quella di creare un vero e proprio momento di partecipazione - spiega con grande entusiasmo Gianluca Faraone, presidente della “Placido Rizzotto-Libera Terra”, la cooperativa che, da alcuni anni, gestisce i terreni confiscati riconvertendoli all’agricoltura ed offrendo lavoro a giovani e soggetti svantaggiati - valorizzando in modo eclettico ed innovativo, in un ottica che esalta l’arte e le tradizioni locali, il territorio stesso e promovendo nel contempo cultura della legalità. Ma anche un modo per restituire una volta di più queste terre alla gente del luogo.

“La cooperativa, insieme al Consorzio “Sviluppo e Legalità”, da tempo meditava un evento di questo tipo che vuole diventare - spiega ancora Gianluca Faraone - un appuntamento fisso nei prossimi anni. Anche la data non è casuale e l’inizio del raccolto coincide con l’anniversario della strage di via d’Amelio in cui perse la vita Paolo Borsellino. La sorella Rita, insieme a Don Ciotti e dalla Chiesa, saranno con noi per prendere parte alla festa e ribadire il nostro no alla mafia”.

Un evento importante e in grande stile “applaudito” anche da Carlo Barbieri, dirigente di Coop Italia che, da anni, commercializza la farina, la pasta e gli altri prodotti “mafia free” provenienti dai terreni gestiti dalla Placido Rizzotto-Libera Terra: “salutiamo con molto piacere – commenta Barbieri - questa manifestazione essendo tra i primi in Italia ad aver creduto nella forza e nella lungimiranza di questo progetto”.

Davvero ricco il cartellone degli eventi della “tre giorni”: si parte sabato 17 luglio, con l’inaugurazione della Sagra ad Altofonte, ed il momento simbolico della raccolta del grano. A seguire una serie di eventi (dibattiti, concerti, spettacoli teatrali, giostre delle arti da strada, manifestazioni sportive, tornei di scacchi …) che, come in una serie di fotogrammi, realizzeranno l’intero “film” della manifestazione.

Un filo conduttore legherà gli eventi la cui partecipazione sarà facilitata da una serie di collegamenti tra i comuni interessati, mentre alcuni artisti di strada si occuperanno di presentare ciascun evento e il contesto in cui si svolgerà. La manifestazione, aperta a tutti, ha, comunque, un target “preferenziale” - spiegano dalla cooperativa - ed è rivolto principalmente ai giovani, la cui partecipazione e permanenza è consentita nei terreni confiscati potendo campeggiare liberamente. I vari momenti sono stati concepiti in maniera partecipativa, come ad esempio, il dibattito-video sulle figure dell’antimafia giovanili, strutturato in modo tale che gli spunti partano proprio dalle immagini video, dalle riflessioni di Rita Atria, di Peppino Impastato, di Mauro Rostagno per confrontarsi con i giovani presenti al dibattito stesso.

La chicca: il concerto jazz, pianoforte a coda e sax, eseguito da Mauro Schiavone e Gianni Gebbia, alle 5 del mattino, all’alba, a Portella della Ginestra.

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