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TREND NEGATIVO PER I CONSUMI DELLE GRAPPE MADE IN ITALY, CON -4,6% NELLE VENDITE E -19,6% NELL’EXPORT NEL 2009, E MALE ANCHE NEI PRIMI 2 MESI 2010. COMITATO NAZIONALE ACQUAVITE: “MANCANZA DI EDUCAZIONE NEL MODO DI BERE NON INTELLIGENTE”

Continua il trend negativo per il comparto delle grappe e acquaviti italiane: per la grappa il calo delle vendite, nel 2009, sul 2008, è stato del 4,6%, per un totale di 16 milioni e 820.000 litri di grappa venduta. Sul fronte dell’exportil calo è stato del 19,6% per il prodotto in bottiglia, mentre per la grappa sfusa la flessione é stata del 16,5%. In calo anche le vendite di acquavite di uva, scese del 2,7% a fronte di una produzione in flessione del 30%, mentre le vendite di acquaviti di frutta, la cui produzione è aumentata del 18%, sono calate del 2,4%, ma l’export è cresciuto del 10%. In calo, infine, anche le vendite dell’acquavite di vino (-4,5%).
“Sono dati che ci aspettavamo, dopo tre anni di trend negativo - sottolinea Italo Maschio, presidente del Comitato nazionale Acquavite e vice presidente AssoDistil - il 2010 è comunque partito male, con i primi 2 mesi duri; speriamo di poter riprendere i consumi, perché sono quelli il nostro problema nella seconda parte dell’anno”.
Maschio ricorda inoltre “che uno dei problemi principali di cui soffre il settore è la mancanza di educazione nel modo di bere “non intelligente”“.
Fonte: Ansa

Focus - Il progetto salva-grappa Assodistil/Ministero delle Politiche Agricole contro falsi
Tutelare e valorizzare l’Indicazione geografica (Ig) della grappa, valutare a chi denunciare i casi di contraffazione, circoscrivere la produzione al territorio italiano, determinare le norme giuridiche per difendere il prodotto da false registrazioni nei Paesi terzi: sono questi gli obiettivi del Progetto per la tutela, salvaguardia e valorizzazione dell’Ig Grappa nel mondo, presentato da Assodistil e coofinanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, che avrà la durata di 18 mesi, un percorso da costruire con tutta la filiera.
“E’ un primo passo importante - sottolinea Riccardo Deserti della Direzione generale qualità dei prodotti agricoli del Ministero - per costruire un sistema di valorizzazione e tutela della Grappa Ig a livello internazionale e diffonderne la cultura”. Il Ministero, intanto, sta lavorando sulla compilazione del disciplinare della Grappa Ig che, probabilmente potrebbe essere consegnato a Bruxelles entro la fine del 2010.
I casi di maggiore contraffazione segnalati da Assodistil vengono in particolare da quei Paesi a vocazione vinicola caratterizzati dalla forte presenza di immigrati italiani come Brasile, Argentina, Usa e Sud Africa. “Tutelare il prodotto dai Paesi terzi non è facile - spiega il presidente dell’Istituto nazionale della Grappa Cesare Mazzetti - perché in alcuni casi lo recepiscono come una registrazione di marchio e in altri invece come una tutela spettante allo Stato membro, essendo registrata come Ig”.
Fonte: Ansa

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