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RICERCA

Trentino: ecco le sette varietà resistenti ad oidio e peronospora più promettenti

Solaris, Souvignier Gris, Pinot Regina, Nermantis, Termantis, Valnosia e Charvir per andare oltre i trattamenti fitosanitari e la meccanizzazione

Tra la trenta varietà di vite allevate in Italia tolleranti alle principali patologie fungine, ossia oidio e peronospora, sette si dimostrano particolarmente performanti in Trentino. Si tratta di Solaris, Souvignier Gris e Pinot Regina, oltre alla quattro varietà provenienti dall’attività di miglioramento genetico della Fondazione Edmund Mach, recentemente iscritte nel registro nazionale delle varietà di vite e già disponibili per la coltivazione: Nermantis, Termantis, Valnosia e Charvir. Emerge dal progetto di ricerca VEVIR, coordinato dal Consorzio Innovazione Vite con Fondazione Edmund Mach per gli aspetti scientifici e il mondo produttivo (Cavit, Mezzacorona, Cantina di Lavis e Cantine Ferrari), i cui risultati saranno presentati domani.
I tecnici e i ricercatori della Fondazione Edmund hanno testato per tre anni, dal punto di vista agronomico ed enologico, oltre trenta varietà di vite resistenti, studiandole attentamente nei campi sperimentali dislocati in Piana Rotaliana, Vallagarina e Valsugana, per capire innanzitutto come si adattano a diverse altitudini e a diverse condizioni climatiche, ma valutandone anche la fenologia, la fertilità, la produttività, la tolleranza alle principali malattie fitosanitarie, il potenziale enologico rispetto a due varietà tradizionali: Chardonnay e Marzemino.
Tra queste varietà, sette risultano promettenti: si tratta di Solaris, Sauvignon Gris, Pinot Regina, Nermantis, Termantis, Valnosia e Charvir, che possono rappresentare un’opportunità per areali viticoli confinanti con aree sensibili, dove le limitazioni ai trattamenti fitosanitari rappresentano un grosso limite e nelle aree dove la meccanizzazione a causa della forte pendenza è impossibile.

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