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TRIESTE PERDE UNO DEI SUOI LOCALI STORICI: IL “CAFFÈ SPECCHI” DI PIAZZA UNITÀ D’ITALIA, NATO NEL LONTANO 1839, CHIUDE PER FALLIMENTO. NEI SUOI TAVOLINI SI SONO SEDUTI GRANDI PERSONALITA’, COME ITALO SVEVO, FRANZ KAFKA E JAMES JOYCE

E’ fallito a Trieste lo storico Caffé degli Specchi, luogo simbolo della città friulana. Ai tavolini di piazza dell’Unità d’Italia si sono sedute generazioni di triestini, turisti, politici. Ora però, la società che lo aveva in gestione dal 1990 è costretta a portare i libri in Tribunale, in quanto non riesce più a coprire i costi, il più oneroso dei quali è l’affitto: 38.000 euro a trimestre da versare ai proprietari dei locali, le Assicurazioni Generali. “Ci scusiamo con la clientela - si legge sul cartello affisso alla porta d’ingresso dal gestore Andrea Sessa - ma il locale è chiuso per manutenzione”. Ma purtroppo il locale rimarrà chiuso molto probabilmente per molto più tempo.

Lo storico Caffé degli Specchi è uno dei più vecchi caffè della città, amato da Svevo, Kafka e Joyce. Fu inaugurato nel 1839, ed ha avuto da sempre un carattere mondano e non politico. Il 30 ottobre 1918 fu distrutto dalla folla triestina che, acclamando all’Italia, sfilò per le vie della città in un imponente corteo, formatosi proprio al Caffè. Riprese però vita e nel 1933 fu completamente rinnovato. Nel maggio 1945 fu “visitato” dai soldati di Tito che per 45 giorni occuparono Trieste, venne poi requisito dagli anglo-americani e per 7 anni divenne loro ritrovo e quartier generale. Dalla primavera del 1953 ritornò ai triestini, ripulito, rinfrescato, rinnovato e frequentatissimo riprese a splendere di luci e di specchi. Nel 1967 fu chiuso nuovamente per restauri per poi riaprire dopo due anni. L’ultima ristrutturazione risale al 2000, mantenendo sempre la caratteristica di “salotto cittadino” ornato di specchi che gli danno luminosità.

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