Monitorare più puntualmente le recensioni, creare una classificazione più dettagliata delle tipologie di esercizi, potenziare i filtri di ricerca sulla piattaforma, sottolineare l’importanza della reputation online, e sviluppare una campagna “educational”: questi i fondamenti dello storico accordo tra Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e TripAdvisor, la piattaforma leader nella prenotazione di hotel e ristoranti, che così ampliano la loro collaborazione, nata in Italia, portandola su scala globale. Un appuntamento finora inedito nel panorama delle associazioni imprenditoriali che rappresentano il mondo della ristorazione e del fuoricasa, che ha coinvolto per Fipe i vicepresidenti Aldo Mario Cursano e Giancarlo Deidda, il Presidente di Fipe Emilia Romagna Matteo Musacci, il vice Presidente della Fipe di Milano Fabio Acampora, il Direttore Generale Roberto Calugi e il vicedirettore Generale Luciano Sbraga, mentre per TripAdvisor Gerard Murphy, Director of Product, Restaurants, Sally Davey, Global Director Industry Relations e Valentina Quattro, Associate Director Communications e Portavoce per l’Italia.
Un accordo rinominato “soluzione Fipe”, proprio per l’esclusività del ruolo della Federazione che è arrivata a Londra con l’intenzione di proteggere i titolari di migliaia di esercizi in Italia, che però non vuole limitarsi ai confini nazionali, ma che si estenderà a livello globale. D’altronde, si tratta di un accordo che mette sul piatto alcuni dei punti cruciali da sempre legati all’universo di TripAdvisor, che gli ha causato anche molte critiche: ed ecco che allora si cerca un monitoraggio congiunto delle recensioni sulla piattaforma, per segnalare e verificare tempestivamente l’autenticità di recensioni potenzialmente false ad opera di privati o agenzie, e anche una più dettagliata classificazione delle diverse tipologie di esercizi presenti su TripAdvisor, in particolare attraverso una più marcata e immediata distinzione tra ristoranti “con servizio” e attività “senza servizio” (categoria in cui rientrano ad esempio i take away). E ancora il potenziamento dei filtri di ricerca su TripAdvisor per consentire agli utenti di trovare con maggiore facilità l’esercizio più adatto alle proprie esigenze considerando già in fase di selezione parametri quali fascia di prezzo, categoria del ristorante, tipo di cucina, sulla falsariga di quanto avviene con i servizi di ricerca e prenotazione on line degli alberghi. Da potenziare anche il rapporto congiunto sulla reputation on line della ristorazione italiana: una volta all’anno Fipe e TripAdvisor si confronteranno intorno ai risultati che il mondo della ristorazione italiana ha raggiunto nell’opinione degli utenti anche in rapporto ai principali competitor del Paese. E infine, si parla dello sviluppo di una possibile campagna “educational” firmata Fipe e TripAdvisor nei confronti degli utenti e clienti, effettivi e potenziali, con lo scopo di fornire consigli sia per la lettura che per la scrittura di recensioni di ristoranti in rete, per far sì che siano il più corrette e utili possibile.
“Un risultato di grande importanza - commenta Aldo Mario Cursano, vicepresidente Fipe - per tutto il nostro mondo e per i clienti che nel futuro, in ogni parte del globo, usufruiranno di TripAdvisor. Il rafforzamento della collaborazione per contrastare le false recensioni è un forte segnale che vogliamo dare a tutto il mondo della ristorazione a sostegno della trasparenza e della legalità: una risposta condivisa contro chi, sia come singolo che tramite agenzie ad hoc, ricorre a scorciatoie e sotterfugi per ingannare i consumatori e penalizzare i competitor”. “L’incontro nei nostri uffici di Londra - ha commentato Sally Davey, Global Director Industry Relations di TripAdvisor - è un importante passo avanti che sancisce ulteriormente la stretta e positiva collaborazione con la Fipe. È stata una giornata costruttiva di scambio e confronto su temi rilevanti che ha portato da un lato alla realizzazione di progetti fondamentali per la ristorazione italiana, per il sito e per i suoi utenti e dall’altro a possibili interessanti sinergie future”.
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