Trofeo Alto Adige 2019: ecco le migliori espressioni del vitigno storico del territorio, la Schiava

Tra i tanti vitigni ricchi di storia capaci di caratterizzare un territorio, c’è la Schiava, che in Alto Adige è presente da oltre 500 anni. Una produzione di nicchia che, come ogni vino, ha i suoi “campioni”. E così, i vini “Schiava dell’anno 2019”, sono il Lago di Caldaro Classico Superiore 2017Alexander 2018 Nicolussi Leck, Lago di Caldaro Classico Superiore Bischofsleiten 2018 Castel Sallegg, il Meranese 2018 di Innerleiterhof, la Schiava Fass Nr. 9 2018 di Cantina Cornaiano, la Schiava Freisinger 2018 di Cantina Termeno, il Santa Maddalena Classico Antheos 2018 di Ansitz Waldgries, il Santa Maddalena Classico 2018 di Fliederhof, il Santa Maddalena classico 2018 di Cantina Bolzano, nella categoria “Schiava Classica”, e il Santa Maddalena Classico Gran Marie 2017 di Fliederhof (che è stato anche il preferito del pubblico) ed il Farnatzer Kunstwerk der Natur 2016 di Kränzelhof Graf Pfeil nella categoria “La Schiava diversa” (dedicata a vini di annate più vecchie e che non entrano negli schemi delle Doc). Così il Trofeo Schiava dell’Alto Adige, animato da Ulrich Ladurner, Othmar Kiem e Günther Hölzl, e che ha coinvolto una giuria di esperti come Walter Speller (Jancis Robinson Online), Paula Bosch (Sommelière), Kilian Krauth (Heilbronner Stimme), Veronika Crecelius (Weinwirtschaft), Carlo Macchi (Winesurf), Federica Randazzo (Slow Food), Markus Blaser (Vino e Storia), Christine Mayr (Ais), Angelo Carrillo (Alto Adige) ed Herbert Taschler (WiKu).