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TURISMO & AGRICOLTURA: INSIEME PER VALORIZZARE PAESAGGIO, AMBIENTE E CULTURA RURALE. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DI AGRITURIST SULL’AGRITURISMO CHE “BRILLA” CON +9,6% DI PRESENZE NEL 2011 ED “È ESPRESSIONE DELL’AGRICOLTURA CHE INVESTE SULL’INNOVAZIONE”

Turismo & agricoltura: insieme per valorizzare paesaggio, ambiente e cultura rurale. Il punto della situazione di Agriturist, l’associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio, sull’agriturismo che “brilla” con un +9,6% di presenze nel 2011 e, ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, “è espressione dell’agricoltura che investe coraggiosamente sull’innovazione” (info: www.agriturist.it).
“L’agriturismo - ha esordito Vittoria Brancaccio, predidente di Agriturist, alla conferenza annuale di Agritust - ha chiuso il 2011 con un sorprendente +9,6% di presenze rispetto all’anno precedente, dando un segnale di grande vitalità e riscuotendo particolare successo presso i visitatori stranieri. L’insieme del turismo italiano non è andato oltre una modesta crescita zero”. “Vorrei innanzitutto sottolineare - ha premesso Guidi - che l’agriturismo è agricoltura. L’agricoltura che innova, e investe sulla qualità dei prodotti e dell’accoglienza, sul bello del paesaggio e della natura, sul valore delle proprie aziende”.
Poi il tema “caldo”, la situazione Imu: “l’Imu - ha puntualizzato il presidente di Agriturist - rischia di vanificare gli investimenti delle nostre aziende e il recupero dello straordinario patrimonio edilizio rurale del nostro Paese. Abbiamo bisogno - ha continuato Brancaccio - di un coordinamento delle politiche agricole, ambientali, culturali e urbanistiche. Non possiamo continuare a subire lo sfregio delle risorse territoriali che sono alla base del nostro lavoro”.
“Stiamo discutendo col Governo - ha spiegato il presidente di Confagricoltura - e abbiamo ben presenti le conseguenze dell’Imu anche sugli edifici destinati all’agriturismo. Riteniamo sia stata notevolmente sottovalutata la base imponibile, per cui chiediamo che si ricalcoli il gettito reale in modo che corrisponda a quello programmato. L’agriturismo - ha concluso Guidi - è nato in Confagricoltura, per offrire agli imprenditori agricoli l’opportunità di valorizzare le specificità delle proprie aziende e della propria terra. Ora dobbiamo unire queste specificità, metterle a sistema, comunicare più efficacemente col mercato. E lavorare sulle politiche territoriali per migliorare la fruizione della nostra ospitalità, i servizi al turista, i trasporti. Da qui in poi, il nostro messaggio sarà: alla scoperta dell’agriturismo!”.
A concludere la conferenza è stato il direttore di Agriturist, Giorgio Lo Surdo, intervenendo sul futuro e sull’andamento della domanda di turismo e di agriturismo nel 2012: “l’agriturismo rappresenta un fiore all’occhiello dell’offerta turistica italiana, anche al di là della sua consistenza ricettiva che, peraltro, è arrivata a circa 215.000 posti letto. L’apprezzamento dei turisti stranieri, conferma una qualità di accoglienza che compete efficacemente con l’offerta di molti altri Paesi concorrenti. Stato e Regioni devono promuoverlo con maggiore impegno”.

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