Oltre centomila italiani trascorreranno un breve periodo di riposo nelle campagne ospiti degli agriturismi che dopo l’albergo sono l’alloggio prescelto dai viaggiatori nel ponte dell’8 dicembre, fatte salve le case private: lo stima la Coldiretti, sulla base delle indicazioni dell’associazione agrituristica Terranostra, nel sottolineare che le previsioni hanno spinto all’apertura la grande maggioranza delle tredicimila aziende agrituristiche nazionali nella speranza di una ripresa dopo una estate che ha segnato un calo dell’11 percento delle presenze.
Se le previsioni di una ripresa per la fine dell’anno saranno confermate si stima per il 2005 un bilancio per l’agriturismo italiano di circa 3 milioni di ospiti dei quali 600.000 stranieri e un fatturato complessivo attorno a 800 milioni di euro realizzato - rileva la Coldiretti - da 13.000 aziende agrituristiche nazionali, delle quali 7.700 offrono servizi di ristorazione e 10.000 con alloggio garantito da 140.000 posti letto. Se il core business è la garanzia di qualità ambientale ed enogastronomica (75%) si afferma - continua la Coldiretti - anche l'offerta di nuovi servizi all'insegna del benessere, della salute e della cura fisica: dai percorsi fitness, ai massaggi, dalla riflessologia plantare alla cristalloterapia, dall'aromaterapia all'apiterapia ma anche omeopatia, cromoterapia, vinoterapia e corsi di musicoterapia, ovviamente, tutti su prenotazione.
Nonostante il calo di presenze, tra i clienti - precisa la Coldiretti - non sono mancati i giovani (55%) con età compresa tra i 18 e i 35 anni, grazie ad un notevole miglioramento del settore, che è in grado di offrire servizi diversificati tra loro che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della serenità ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, sportivi, creativi e amanti dell'avventura. Dopo la nascita dell’agenzia nazionale del Turismo, di fronte alla crescita di ben il 34% del numero di aziende agricole nazionali che offrono ospitalità negli ultimi sei anni, l'obiettivo - sostiene la Coldiretti - deve essere quello di approvare entro la fine legislatura la legge quadro già passata alla Camera per introdurre regole chiare a garanzia della qualità e dell'autenticità dell'offerta.
Recentemente - riferisce la Coldiretti - la Camera ha approvato in prima lettura il testo unificato di cinque proposte di legge sulla disciplina dell'agriturismo che per oltre due anni sono state all’esame della Commissione Agricoltura. Il provvedimento, che è adesso all’esame della Commissione Agricoltura del Senato - conclude la Coldiretti - punta ad adeguare ai tempi la legge n.730 del 1985, ovvero la prima legge in Europa che si preoccupava di normare le forme di agriturismo.
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