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TURISMO DEL VINO, UN FENOMENO DI SUCCESSO. “MA BISOGNA RICALIBRARE QUELLO CHE NON FUNZIONA E AGGIORNARSI COSTANTEMENTE”. A DIRLO MAGDA ANTONIOLI, DOCENTE DELLA BOCCONI DI MILANO, PRIMA IN ITALIA A PARLARE DI TURISMO ENOGASTRONOMICO

Il turismo del vino è uno dei settori che è cresciuto di più negli ultimi anni, che ha retto meglio all’impatto della crisi economica, e che non solo attrae il turista straniero puntando sulla qualità dei prodotti enogastronomici e sulla bellezza dei territori, ma lo trasforma in ambasciatore delle eccellenze italiane una volta tornato in patria. “Ma non ci si può sedere sugli allori, anzi, bisogna ricalibrare quello che non funziona e aggiornarsi costantemente”. A dirlo è Magda Antonioli, prima in Italia a parlare di turismo del vino, professoressa del Dipartimento di Analisi Istituzionale e Management Pubblico della Bocconi di Milano, nel convegno “Relais tra le vigne: eccellenza del turismo, risorsa del territorio”, promosso da Agricola San Felice a Borgo San Felice, Casteluovo Berardenga (Siena), nel terroir del Chianti Classico, una delle più belle strutture enoturistiche del Belpaese.

“Un primo esempio possono essere le strade del vino - spiega la professoressa Antonioli - che sono un ottimo strumento quando funzionano. Ma in Italia forse sono un po’ troppe, visto che ce ne sono 150 ed a funzionare come si deve sono meno di 20”.

Se l’Italia è uno dei Paesi più ricchi di risorse naturali e di prodotti di alta qualità sui cui far leva per l’enoturismo, è l’organizzazione di queste risorse, nel suo complesso, l’aspetto su cui lavorare di più: “Australia e Sud Africa, per esempio - continua Antonioli - hanno meno ma sanno organizzarsi molto meglio. E sul marketing c’è molto da imparare dall’estero, soprattutto dalla Francia”.

Messaggi importanti, lanciati di fronte a ospiti qualificati, testimoni di casi di assoluta eccellenza nell’ospitalità legata al vino: da Chiara Lungarotti, presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, alla guida della sua azienda in Umbria e del Relais “Le Tre Vaselle” di Torgiano, a Carmen Moretti de Rosa, vice presidente del gruppo Bellavista e amministratore delegato dell’“L’Albereta”, a Erbusco (Brescia), al top della qualità in Italia, un’esperienza di turismo e gastronomia che lega uno dei territori più prestigiosi del vino italiano, la Franciacorta, uno dei maggiori chef a livello mondiale, Gualtiero Marchesi, e il guru del benessere, Henry Chenot, fino all’architetto Leopoldo Montresor, creatore di “Villa del Quar”, villa veneta recuperata e trasformata in relais in Valpolicella.

“Il turismo del vino - ha concluso Magda Antonioli - deve guardare all’innovazione, aggiornarsi, anche nell’offerta che le strutture propongo, con le nuove tecnologie, e puntare ad esaltare la distintività dei prodotti e dei territori, ovvero quello che chiede un turista sempre più globalizzato”.

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