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Turismo e agroalimentare possono rappresentare “un binomio vincente” per l’Italia: nel primo semestre 2015, occupazione nei servizi di alloggio e ristorazione a +5,4% sul 2013. Emerge da una ricerca del Censis per il Padiglione Italia a Expo

Turismo e agroalimentare possono rappresentare “un binomio vincente” per l’Italia: nel primo semestre del 2015, l’occupazione nei servizi di alloggio e ristorazione è cresciuta nel Belpaese del 5,4% sul primo semestre del 2013 (+7,4% nelle regioni meridionali). Emerge dalla ricerca “Il futuro dei territori. Idee per un nuovo manifesto per lo sviluppo locale” realizzata dal Censis per il Padiglione Italia a Expo. Negli ultimi tre anni c’è stato un vero e proprio boom di aziende agricole (+48,5%, sono quasi 113.000), soprattutto di quelle che affiancano all’attività agricola altre attività come la produzione di energia rinnovabile (+602%), la lavorazione dei prodotti (+98%) o fanno agriturismo (+16%).
Anche i dati sul turismo italiano sono in crescita: secondo il Censis, nei primi cinque mesi 2015, ci sono stati quasi 900.000 visitatori in più sullo stesso periodo dell’anno precedente (35,7 milioni di arrivi) e oltre 2 milioni in più sui primi cinque mesi del 2013. A puntare sul binomio turismo e eccellenze dell’agroalimentare italiano, secondo l’Istituto di ricerca, deve essere soprattutto il Sud Italia che rischia un distacco in termini economici dal Nord del Paese, una “secessione di fatto del Mezzogiorno” come precisa la ricerca. I dati rilevano che dal 2010 al 2014 il Pil del Sud ha registrato una riduzione dell’8% in termini reali, quasi quattro volte peggio al Nord-Ovest (-2,9%) e al Nord-Est (-2,7%), e quasi il doppio rispetto al Centro (-4,3%). Ma in passato non è sempre stato così, come si legge nella ricerca, perché ad esempio negli anni ’90 l’economia del Sud cresceva: il Pil è aumentato agli stessi ritmi del Nord-Ovest (+13,8%).

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