Il turismo e la ristorazione a livello nazionale, l’agricoltura al Sud, trainano la crescita delle imprese italiane, che tornano a veder crescere la loro “popolazione”. Il Belpaese, nel 2017, ha “perso” 447 imprese legate all’agricoltura, alla silvicoltura e alla pesca, e ne ha guadagnate ben 10.335 tra le attività di alloggio e ristorazione (il saldo attivo maggiore in assoluto). A dirlo i dati dell’ultimo rapporto di Unioncamere e InfoCamere sulla natalità e la mortalità delle imprese in Italia che, nel complesso, hanno chiuso con un saldo attivo di 46.000 realtà iscritte nei registri delle Camere di commercio, con una crescita dello 0,7% sul 2016. Merito soprattutto della spinta che viene dalle regioni del Mezzogiorno, cui si deve quasi il 60% dell’aumento complessivo, una quota record nella storia del saldo nazionale. Dato che emerge dal saldo tra la nascita di nuove imprese (357.000 in Italia, -1,8% sul 2016) e le chiusure (311.000, il dato più contenuto negli ultimi 12 anni, con un calo del 3,4% sul 2016), per un totale di 5.679.939 realtà. Nel complesso, tuttavia, il settore dell’agricoltura rimane uno dei più importanti per numero di imprese a livello nazionale, con 753.833 aziende (al 31 dicembre 2017), sul podio dietro solo a commercio (oltre 1,5 milioni) ed edilizia (836.715), mentre il settore di alloggio e ristorazione è alla posizione n. 5, con 444.690 unità. Tra gli spunti che emergono dal rapporto, è interessante notare come la spinta propulsiva del Sud sia legata fortemente proprio a turismo, ospitalità ed agricoltura. Quasi la metà del saldo positivo nel numero di imprese di alloggio e ristorazione, infatti, viene dal Meridione (con 4.807 imprese), e ancor più indicativo è il saldo delle imprese nel settore agricolo, con il Sud che, a fronte di un saldo nazionale negativo, ne mette a segno uno positivo di 2.810.
A livello generale, al netto di Piemonte (-965), Emilia-Romagna (-636), Friuli Venezia Giulia (-431) tutte le altre Regioni hanno chiuso il 2017 con un bilancio anagrafico positivo, con il Lazio a fare da battistrada (10.648 imprese in più), seguito da Campania (+9.472) e Sicilia (+7.518).
“I dati sulle aperture e chiusure delle imprese nel corso del 2017 mostrano che gli italiani continuano a credere nel fare impresa”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. “E anche il Sud del nostro Paese mostra segnali di miglioramento. Per questo - aggiunge Lo Bello - occorre aiutare gli imprenditori a tenere il passo con i cambiamenti che sempre più rapidamente investono il mondo dell’economia. 46.000 imprese in più rispetto al 2016 sono un segnale che l’Italia sta riprendendo la via della crescita” (https://goo.gl/BzK87p).
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