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TURISMO NELLA MORSA DELLA CRISI: NEANCHE QUELLO RURALE È IMMUNE CON LE PRESENZE IN AGRITURISMO A -6,2% SUL 2011. SEGNO MENO ANCHE PER ALBERGHI (-4,5%) E BED & BREAKFAST (-6,6%). IN CONTROTENDENZA I PIÙ ECONOMICI CAMPEGGI (+10%). COSÌ AGRITURIST

L’estate è arrivata e la voglia di vacanza cresce sempre più, ma nonostante la stagione e il periodo siano propizi, il turismo è comunque nella morsa della crisi, e neanche quello rurale è immune, con le presenze in agriturismo nel primo trimestre 2012 che cedono del 6,2% sul 2011. Ma che gli alberghi perdono il 4,5% delle presenze e i bed & breakfast il 6,6%. In controtendenza il campeggio (+10%), considerata la soluzione per continuare ad andare in vacanza senza spendere troppo. Così Agriturist (Confagricoltura), sulla base di dati dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, lancia l’allarme e chiede al Governo una riduzione della pressione fiscale.

“Se si dovesse continuare così - denuncia la presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio - la sola flessione del fatturato delle aziende agrituristiche costerà all’erario 35 milioni di euro per mancati introiti di Iva e imposte dirette. L’associazione chiede dunque al Governo un impegno per invertire la rotta, puntando sulla riduzione della pressione fiscale, e ribadisce l’esigenza di accelerare i tempi dell’annunciato piano di rilancio del turismo, in modo da vedere dei frutti già dal prossimo anno”.

Agriturist ha analizzato il movimento di visitatori del proprio sito internet nell’ultimo mese, rilevando una flessione del 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2011. Qualche segno positivo si registra, secondo Agriturit, per la ricerca di sistemazioni vicino al mare e in campeggio, con pesanti ridimensionamenti per la ricerca di aziende con piscina e con cavalli. Va anche peggio ad altri siti internet di settore, che scontano riduzioni di visite fino al 30%.

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