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TUTTI I NUMERI DELL'AGRICOLTURA ITALIANA IN ARRIVO DA FIERAGRICOLA

Una scheda completa e dettagliata dell'agricoltura italiana: è stata tracciata da Fieragricola, a Verona fino al 12 febbraio, la più importante kermesse nazionale del settore.
Ecco tutti i numeri.

L’agricoltura italiana contribuisce per il 2,5% alla formazione del valore aggiunto nazionale a prezzi di base e la sua produzione rappresenta il 2,7% del prodotto interno lordo. Il sistema agroalimentare, cui l’agricoltura è strettamente connessa, costituisce15,4% del pil nazionale, per un valore di 208 miliardi di euro.
Rimane comunque, secondo le elaborazioni Inea (Istituto nazionale di economia agraria) una certa differenziazione tra aree produttive, con l’agricoltura che nel centro-nord nel 2004 pesava per il 2% in termini di valore aggiunto e per il 3,7% in termini di unità lavoro, mentre al sud queste percentuali salgono al 4,3 e al 9,3%. Se dal punto di vista del peso economico il settore mostra nel tempo una tendenza alla flessione, interessante è invece l’inversione registrata dal numero di occupati, cresciuti dello 0,4% nel 2004. Anche in questo caso le differenze tra zone d’Italia sono sensibili, con il 49% circa del lavoro agricolo concentrato nel Mezzogiorno, il 38% al nord e il 13% al centro.
Altro dato interessante è il consistente aumento del valore aggiunto per unità di lavoro che tra il 2003 e il 2004 è stato del 10,4%.
Su un totale di 1,8 milioni di aziende agricole presenti in Italia, quelle con attività indirizzate al mercato sono meno di 600 mila, concentrate prevalentemente in pianura e collina, mentre 750 mila sono quelle con attività sia di autoconsumo che mercato, diffuse prevalentemente in collina.
Le aziende italiane hanno una superficie media di 6,2 ha, in continuo aumento tendenziale. Quelle di maggiori dimensioni sono localizzate in Lombardia (15,4 ha di Sau media), Sardegna (12,5 ha), Emilia-Romagna (12,3 ha) e Piemonte (11,5%).
La produzione agricola a prezzi di base nel 2004 è risultata pari a 48,3 miliardi di euro. Il valore delle produzioni erbacee ha raggiunto i 15,4 miliardi di euro, il comparto zootecnico ha superato i 14,5 miliardi, mentre le produzioni arboree si sono attestate poco al di sotto di 12 miliardi di euro.
I consumi intermedi (sementi, concimi, mangimi, servizi, ecc.) dell’agricoltura sono stati pari nel 2004 a 16,4 miliardi di euro, suddivisi in mangimi per oltre 5 miliardi di euro, concimi 924 milioni di euro, antiparassitari 669 milioni e sementi 622 milioni di euro.
Il settore agricolo, nonostante le incertezze del momento, presenta un certo dinamismo negli investimenti, che nel 2004 hanno quasi raggiunto 11 miliardi di euro, pari al 4,2% del totale degli investimenti nazionali.
Nel 2004 questa tendenza si è registrata in particolare per le macchine agricole. Per le trattrici il trend positivo è proseguito nel 2005, con le immatricolazioni che nel periodo gennaio-settembre sono aumentate dell’1,8%. Ben diversa la situazione delle mietitrebbiatrici, che forse anche per colpa anche dell’introduzione della nuova pac che ha modificato il regime di aiuti comunitari ai seminativi hanno messo a segno nello stesso periodo un pesante –22,93%.
L’industria italiana di macchine agricole è al primo posto al mondo per gamma di prodotti e al secondo per fatturato dopo gli Usa. Secondo i dati Unacoma, il fatturato delle aziende italiane produttrici di macchine agricole è stato pari nel 2004 a 6,8 miliardi di euro, equivalente allo 0,6% del pil nazionale. L’export è ammontato a quasi 3,5 miliardi di euro.

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