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TUTTI PAZZI PER LE API: DOPO PARIGI E NEW YORK, ANCHE LONDRA AVRÀ IL SUO SCIAME. GLI ALVEARI SARANNO ISTALLATI SUI TETTI DELLA LONDON STOCK EXCHANGE - LA BORSA DI LONDRA, E IL MIELE SARÀ DISTRIBUITO IN DONO ALLE SOCIETÀ QUOTATE IN BORSA

Non Solo Vino
Le Api nella City

Ormai le api diventano sempre più cittadine. Si moltiplicano infatti gli alveari posizionati al centro delle più grandi città del mondo. E così dopo New York e Parigi, anche Londra avrà il suo sciame di api. Gli alveari verranno posizionati infatti sui tetti della London Stock Exchange, sede della borsa inglese. E così, nei prossimi giorni, 100.000 operaie in maglia giallonera si mischieranno ai broker in doppiopetto e bombetta in un inconsueto quanto eccentrico esperimento di apicultura urbana. L’iniziativa è di Xavier Rolet, il capo della Borsa di Londra, che ha una personale passione per l’apicoltura: “è un piccolo contributo - ha spiegato al quotidiano Independent - per arginare la misteriosa moria di api” che, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, ha raggiunto livelli record forse anche a causa dei pesticidi usati nelle campagne. Il miele con la prestigiosa etichetta “LSE” sarà distribuito in dono alle società quotate in Borsa.

“La speranza - ha detto Rolet - è che la posizione del palazzo della Borsa nel cuore della City con vista sulla Cattedrale di St Paul sia sufficientemente tiepida per permettere agli sciami di superare l’inverno volando di fiore in fiore nei parchi e le terrazze della città sul Tamigi”. Con i due alveari della City, Rolet si propone di mettere in atto quanto praticato con la sua colonia di 50.000 api allevate in Provenza.

Il capo della Lse non è il solo appassionato apicoltore del Regno Unito: l’ex governatore della Banca d’Inghilterra Robin Leigh-Pemberton e il ministro delle Attrività Produttive Vince Cable sono entusiasti dei loro alveari. Anche la banca d’affari giapponese Nomura ne ha installati due sul tetto del quartier generale londinese e così la Tate Modern e la stazione di St. Pancras da cui partono gli Eurostar per l’Europa. Rolet è francese e l’apicoltura urbana a Parigi è di casa: Nicolas Geant, giovane e famoso apicoltore francese, ha teorizzato che le api vivono ormai meglio in città che nelle campagne, perché, nonostante le città siano inquinate, i fiori che vi crescono non sono stati trattati con antiparassitari. Per questo a Geant è venuta qualche anno fa l’idea di ospitare alcuni alveari sui monumenti simbolo di Parigi: gli sciami sono già al lavoro sui tetti del Grand Palais e producono un miele millefiori venduto con il marchio del celebre museo sugli Champs Elysees. Si fa miele anche tra i grattacieli anche a New York: il fatto di tener alveari nella Grande Mela è doppiamente sensazionale perché fino a poco tempo fa l’amministrazione newyorchese era tra le poche che catalogava le api assieme a iene, tarantole, dingo, cobra e altri animali considerati pericolosi o velenosi per la vita cittadina. Fortunatamente il Dipartimento di salute e igiene ha emendato il codice sanitario permettendo ai residenti di tenere alveari di Apis mellifera, l’ape comune, non aggressiva. Gli alveari sono decine, in luoghi insospettabili: uno sovrasta un ristorante soul di Harlem, un’altro una chiesa episcopale di Midtown. Il miele dei grattacieli viene poi venduto al mercato della frutta di Union Square.

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