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DA MATTER OF TASTE NY

Ufficiale: “The Wine Advocate” è al 100% del gruppo Michelin. Al via nuove sinergie con la Guida

Nasce “un “ecosistema digitale” che unisce gastronomia e vino”. L'Etna Eruzione 1614 di Planeta tra i “10 discoveries of the year”
CRITICA, Michelin, MONICA LARNER, PLANETA, THE WINE ADVOCATE, vino, Mondo
Alessio Planeta e Monica Larner, ai lati di Nicolas Achard e Lisa Perotti Brow, vertici di The Wine Advocate del gruppo Michelin

“The Wine Advocate”, la più autorevole pubblicazione del mondo del vino, è ufficialmente al 100% del gruppo Michelin (come già anticipato da WineNews nei mesi scorsi) che, così, dopo essere lo storico editore della più prestigiosa guida dei ristoranti del mondo, diventa anche quello della storica rivista enoica, che ha cambiato le sorti della critica mondiale, fondata da Robert Parker. L’annuncio è arrivato al via di “Matter of Taste” a New York, uno degli eventi più esclusivi del mondo del vino, con tanta Italia protagonista (da Masseto a Sassicaia, protagonisti della cena dei vini con 100/100, all’approfondimento sui Produttori di Barbaresco, alle tante griffe dell’enologia del Belpaese in assaggio), e con una perla in più: il Planeta Sicilia Carricante Eruzione 1614 2017, vino prodotto sull’Etna da una delle cantine protagonista del rinascimento del vino di Sicilia, che l’unica etichetta del Belpaese tra i “10 discoveries of the year”, i “vini del cuore”, una sorta di prima “Top 10” firmata dai degustatori di “The Wine Advocate” (per l’Italia, Monica Larner), che battezza così anche l’ufficialità nuova proprietà, e l’arrivo del nuovo Ceo di The Wina Advocate, Nicolas Achard, che ha annunciato la novità insieme alla editor in chief, Lisa Perotti Brown.
“Diventando azionista al 100% di The Wine Advocate, Michelin consolida la proficua collaborazione avviata nel 2017, nella quale si sono confermati il know-how e la complementarietà dell’offerta delle due realtà. Questa piena integrazione garantirà le sinergie a lungo termine tra enologia e gastronomia attraverso la ricerca di esperienze basate sull’abbinamento di cibo e vino, nonché la creazione di nuovi contenuti e servizi digitali”, spiega una nota.
“Guidare il team di The Wine Advocate non è solo elettrizzante, ma è anche un’incredibile opportunità per unire i punti di forza della Guida Michelin e The Wine Advocate - afferma Nicolas Achard - agli appassionati di vino e gastronomia verrà offerto un insieme unico di esperienze grazie al know-how riconosciuto a livello internazionale, e alle selezioni indipendenti e imparziali di entrambe le aziende”.
L’obiettivo di The Wine Advocate, dunque, è riaffermare il suo “ruolo di riferimento mondiale nel vino, espandendo la propria copertura, accompagnando il crescente interesse per la cultura del vino nei mercati del storici e emergenti, sviluppando un “ecosistema digitale” che unisce gastronomia e vino e fornendo esperienze esclusive”.

Focus - Le “10 discoveries of the year” 2019 di The Wine Advocate
2017 Lismore Estate Reserve Chardonnay, Western Cape, Sudafrica
2017 Scar of the Sea Chardonnay Seven Leagues, Santa Maria Valley, California
2015 Charles Perez Côtes du Roussillon Les Aspres MVD MMXV, Roussillon, Francia
Chambers Rosewood Vineyards Rare Muscat (Multi-Vintage), Rutherglen, Australia
2016 Poesia, Saint Emilion, Bordeaux
2015 Domaines Lupier La Dama, Navarra, Spagna
2011 Kir-Yianni Diaporos Block 5, Macedonia, Grecia
2017 Planeta Sicilia Carricante Eruzione 1614, Etna, Sicilia, Italia
2017 Martin Muthenthaler Riesling Viesslinger Stern, Wachau, Austria
2013 NV Ulysse Collin Extra Brut Blanc de Blancs Les Roises, Champagne, France

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