Sarà un “naso elettronico” a garantire la qualità di un prodotto a denominazione di origine protetta. A fare da apripista è stato il Consorzio per la tutela del formaggio “Asiago”, prodotto riconosciuto Dop a livello europeo nel 1996 e già tutelato con una doc a livello nazionale dal 1978. “In pratica - ha spiegato Saverio Mannino, docente all'Università di Milano, che ha coordinato la ricerca (che è durata due anni) - è stato utilizzato il “naso elettronico”, strumento dotato di un complesso apparato di sensori che riproducono il sistema olfattivo umano, per arrivare a una mappatura del prodotto fino ad avere un grafico che riproduce una sorta di impronta digitale della qualità: se il campione analizzato si allontana da quell' impronta non sarà identificabile come Asiago Dop”.
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