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UN BELPAESE DI TRADIZIONI E ORIGINALITÀ: AD AGOSTO LE CITTÀ SI SVUOTANO E IL CUORE PULSANTE DELLO STIVALE DIVENTANO BORGHI E PAESI, CON SAGRE E FESTE DEDICATE A PRODOTTI TIPICI E A PROPOSTE SINGOLARI, DALLE LUMACHE ALLE RANE, FINO AL PANETTONE ...

Le città si svuotano, le località di villeggiatura, di mare e di montagna, diventano il centro pulante dello Stivale, animate, come ogni anno, dal fitto calendario di sagre e feste paesane di agosto, tra tradizione, proposte singolari ed un tocco di ironia. Ce n’è, letteralmente, per tutti i gusti (www.sagreinitalia.it): dagli appuntamenti piu’ tradizionali e longevi, come la Sagra dei maccheroncini a Campofilone (Fermo) dall’8 all’11 agosto, giunta all’edizione n. 50, a quelli con proposte gastronomiche decisamente singolari, come la Sagra dello struzzo, a Pozzuolo del Friuli, o quella della rana, dal 23 al 25 a Pedemonte, in provincia di Sondrio. Il Salento, invece, si aggiudica lo scettro per i nomi più indecifrabili: c’è la Festa della Municeddha, dal 10 al 13 agosto a Cannole (Lecce), ormai trentennale, che vede protagonista assoluta la lumaca, proposta nelle tre versioni tradizionali della cucina locale, al sugo, alla “cannolese” e arrosto, o la Sagra della Macaria Cistareddha, l’8 agosto a Caprarica del Capo (Lecce): a farla da padrona, in tavola, la pasta fatta in casa accompagnata da verdure e legumi. Sempre in Puglia, la Sagra della Pirilla, di scena dal 17 al 19 agosto a Ortelle (Lecce), dedicata al pane tipico della zona, ripieno di olive, uva passa e pomodoro fresco. Alla Sagra del panino della nonna, che si tiene il 14 agosto a Giovinazzo, in provincia di Bari, invece il protagonista altro non è che un panino abbondantemente farcito con prodotti della tradizione locale, fronte su cui il Salento è degnamente rappresentato dalla Sagra del Porcu pri pri, il 12 agosto a Montesardo (Lecce).
In tema di feste che strappano qualche sorriso al solo leggerne il nome, c’è la Sagra della “passera ‘mbriaca”, di scena a Monterubbiano (Fermo), dal 16 al 18 agosto, dove, ad essere “ubriaca”, a causa delle molte ore di marinatura nella Passerina, è la carne utilizzata per il ragù bianco che condisce la pasta casereccia servita durante la manifestazione. In Val d’Aosta alla Feta di Teteun, dal 17 al 19 agosto, l’alimento della manifestazione è la mammella di mucca, trattata in salamoia con vari gusti e poi cotta. Non mancano, naturalmente, gli appuntamenti tradizionali e più noti: l’ultima settimana di agosto, ad Amatrice, ci sarà la consueta tre giorni dedicata al piatto tipico per eccellenza della cucina laziale, l’amatriciana. A Casaprota, nel reatino, il 12 e 13 agosto è di scena l’edizione n. 27 della Sagra delle fettuccine ai funghi porcini: la sagra, insieme a quella del fico fallacciano svoltasi la scorsa settimana a Bellegra, è una delle più longeve del Lazio e mette in tavola un altro dei piatti tradizionali della cucina del reatino.
Sempre in tema di appuntamenti dalla tradizione consolidata, in Campania, durante la settimana di Ferragosto, si terrà a Taurasi il festival enologico del vino omonimo, doppiato, per il Lazio, dalla Sagra del vino, il 9 agosto a Monticelli di Esperia, nel frusinate: eventi con alle spalle numerose edizioni e molto apprezzati dagli estimatori di Bacco. Infine, per i nostalgici delle festività natalizie, il 15 agosto a Borbona, nel reatino, è previsto, come di consueto, il Panettone party, vera e propria sagra che vede come protagonista un panettone extra large di circa 20 kg, tagliato a fette e offerto ai partecipanti. Per chi invece si trovasse a trascorrere le ferie nel piacentino, a Pianello Val Tidone c’è l’edizione n. 48 della Festa del Cotechino, altro importante appuntamento per i coraggiosi amanti del fuori stagione.

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