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UN BRINDISI AL GUSTO E ALLA SANA ALIMENTAZIONE: ECCO “SALUTE AL PIACERE!”, LA CAMPAGNA ALIMENTARE TARGATA ADI, AMD E SLOW FOOD. 14 APPUNTAMENTI, SU E GIU’ PER L’ITALIA, ALL’INSEGNA DEL PIACERE DI STARE A TAVOLA CON GUSTO E BUONE ABITUDINI ALIMENTARI

Un brindisi al gusto e alla sana alimentazione: ecco “Salute al piacere!”, la nuova campagna alimentare targata Adi, Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, Amd, Associazione Medici Diabetologi e Slow Food Italia. 14 appuntamenti, dal Nord al Sud d’Italia, all’insegna del piacere di stare a tavola seguendo corrette abitudini alimentari senza rinunciare al gusto. Un viaggio alla ricerca della salute in tavola partito da Milano e che coinvolgere città di tutto il Belpaese, da Palermo a Trieste, da Napoli a Bologna, e che si concluderà a Torino al “Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre”, dal 25 al 29 ottobre. Durate ogni incontro verrà distribuita “Salute al Piacere! Benessere con gusto per noi e il pianeta”, la nuova guida della collana Mangiamoli Giusti di Slow Food Editore, curata da Andrea Pezzana, responsabile Area Salute di Slow Food Italia. Prossimo appuntamento di scena a Palermo l’1 febbraio (info: www.slowfood.it, www.adiitalia.net, www.aemmedi.it).
“Con questa campagna - spiega Andrea Pezzana - vogliamo suggerire come migliorare stile di vita e abitudini alimentari senza per questo rinunciare al piacere e al gusto, anche in presenza di malattie metaboliche”. Così durante gli appuntamenti esperti del settore inviteranno gli spettatori a rieducarsi all’acquisto e alla preparazione dei pasti, recuperando il tempo perduto di quando queste azioni venivano svolte con calma, cautela, passione e estrema attenzione. Gli esperti presenteranno anche i principi nutritivi degli alimenti, le loro funzioni e daranno consigli su come sceglierli, all’insegna del cibo buono, pulito e giusto. Ogni serata prevede un momento di presentazione e discussione in cui insegnanti saranno gli esperti delle associazioni organizzatrici, per poi terminare in bellezza con un buffet “sano”.
Perché questo progetto? “Mai come ora si parla tanto di cibo, soprattutto in televisione - spiega Pezzana - qualche volta in modo molto intelligente, altre solo per riempire i palinsesti. Eppure il livello di conoscenza della popolazione italiana non è mai stato così basso. Ecco perché nasce questo progetto, il nostro intento è quello di stringere alleanze per diffondere informazioni corrette e approfondite, coniugando l’evidenza scientifica con il punto di vista di Slow Food, per un modello alimentare che sposi la salute collettiva e non sia un peso per l’ambiente”.
In più, i dati in merito allo stato di salute della popolazione sono di certo un forte input: “L’associazione tra obesità e diabete rappresenta la più rapida e impressionante epidemia che abbia colpito l’umanità - afferma Carlo Bruno Giorda, presidente Amd - e gli ultimi studi purtroppo confermano la crescita costante: oggi si contano 246 milioni di diabetici, ma potrebbero diventare 380 nel 2025. Si può intervenire, in particolare con prevenzione del diabete tipo 2, quello maggiormente legato ad alimentazione e abitudini. Per limitarne i danni - suggerisce Giorda - e prevenirlo non serve diventare grissini, basta mangiare poco di tutto, tenere il peso sotto controllo e aumentare l’attività fisica”.
Anche i dati sull’obesità, seppur ben noti, evidenziano cifre allarmanti: “a preoccupare sono soprattutto quelle che riguardano i più piccoli - avverte Maria Luisa Amerio, direttore Soc Dietetica e Nutrizione Clinica all’ospedale Cardinal Massaia di Asti - un esempio su tutti, il caso italiano con il primato europeo di bambini obesi nella fascia 8-9 anni: 1 su 10 è obeso e ben 1 bambino su 3 è in sovrappeso. Il problema - sottolinea - è che l’obesità infantile nella maggior parte dei casi si trascina fino all’età adulta. Importantissima, dunque una corretta educazione alimentare: un doppio cheeseburger, con patatine e bevanda zuccherata, introduce 1.500 calorie, per un bambino l’equivalente di un pasto abbondante. Un grave errore considerarlo adatto alla merenda”. E proprio all’educazione alimentare rivolta ai bambini si concentra l’attenzione e l’impegno di Slow Food, come ha sottolineato il suo vice presidente, Silvio Barbero: “purtroppo nessun ordinamento didattico obbligatorio prevede questo tipo di disciplina, ma noi come Slow Food vorremmo fosse inserita tra le materie curriculari. Questo è il nostro auspicio e uno tra i nostri maggiori obiettivi”.
A sostenere il progetto sono anche l’azienda farmaceutica Boehringer Ingelheim Italia e la Fondazione Lilly, che da sempre contribuisce allo sviluppo scientifico e sociale dell’Italia tramite strumenti e tecnologie che migliorino la ricerca medica ed il sistema salute: “Prevenzione, maggiore conoscenza della malattia e riduzione delle complicanze - spiega Enrique Manzoni, presidente di Boehringer Ingelheim Italia - sono imperativi categorici per migliorare la qualità di vita dei pazienti diabetici. E l’impegno di Boehringer Ingelheim nel sostegno ad attività di sensibilizzazione e prevenzione è un valore essenziale che si accompagna sempre alla cultura dell’evoluzione e dell’innovazione, che non può mancare nel Dna di chi opera per il miglioramento della salute. Sostenere, poi, un progetto, in ambito diabetologico - continua Manzoni - ci rende particolarmente felici, alla luce dell’impegno che l’azienda sta dedicando alla ricerca e sviluppo in quest’area terapeutica”.
Dello stesso avviso la Fondazione Lilly che: “persegue il suo impegno attraverso progetti che mescolano tre ingredienti fondamentali: la salute, l’innovazione e l’italianità - spiega Augusto Ciappi, vice presidente fondazione - salute perché supportiamo iniziative e tecnologie per migliorare l’assistenza medica al cittadino, innovazione poiché intraprendiamo percorsi sempre nuovi in ambito scientifico, e italianità in quanto facciamo tutto questo lavorando con le eccellenze italiane. “Salute al Piacere!” è la ricetta perfetta per Fondazione Lilly, perché si tratta di un progetto che per la prima volta ci permette di affrontare un problema sanitario grave come il diabete sposando benessere e cibo, che è quanto di più italiano ci possa essere”.

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