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Un Capodanno senza badare alla spesa sulla tavola (1,7 miliardi di euro), quello trascorso, ma tagliando gli sprechi e riciclando gli avanzi. A scattare la fotografia dell’ultima tavolata del 2014 e della prima del 2015 è un’analisi di Coldiretti/Ixè

Un Capodanno senza badare alla spesa sulla tavola, quello appena trascorso, ma non per questo senza attenzione a non sprecare, riciclando gli avanzi. A scattare la fotografia dell’ultima tavolata del 2014 e della prima del 2015 è un’analisi di Coldiretti/Ixè, che registra una spesa, per riempire piatti e calici, di 1,7 miliardi di euro, in crescita del 6% sul 2013, per un San Silvestro che due italiani su tre (64%) hanno trascorso a casa.
"La difficile situazione economica che ha indubbiamente pesato sulle scelte degli italiani, spingendo la maggioranza dei cittadini a preferire soluzioni casalinghe, pur - sottolinea Coldiretti - senza rinunciare ai piaceri della tavola, anche in un momento di difficoltà economica. Per le feste correnti si stima che, in Italia, siano0 saltati poco meno di 50 milioni di tappi di bollicine made in Italy, ma dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili della festa di fine anno sale sorprendentemente - sottolinea la Coldiretti - il cotechino o lo zampone che è stato gustato a tavola da quasi tre italiani su quattro (73%) spesso in accoppiata con le lenticchie (78%). Si stima che siano stati serviti - precisa la Coldiretti - 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi con una netta preferenza per i primi. Il segno di una maggiore attenzione all’economia nazionale e alla sobrietà dei comportamenti viene anche dal fatto che le ostriche sono rimaste un must per appena il 9 % degli italiani, mentre l’8% non ha rinunciato al caviale. Tra chi ha scelto di mangiare fuori il 9 % ha scelto il ristorante mentre il 5% l’agriturismo dove - sottolinea la Coldiretti - è cresciuta la presenza di giovani che hanno trascorso la notte più lunga dell’anno nella tranquillità delle campagne facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismi senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche”.
Ma le feste appena trascorse sono state anche all’insegna di quella che, ormai, è una pratica consolidata, ovvero l’attenzione al riciclo, con 6 italiani su 10 che hanno tagliato gli sprechi alimentari, con la cucina degli avanzi che è tornata prepotentemente nelle abitudini alimentari delle famiglie. Tra chi ha tagliato gli sprechi, sostiene Coldiretti/Ixé, “il 75% ha fatto la spesa in modo più oculato, il 37% ha ridotto le dosi acquistate, ma sono il 56% quelli che riutilizzano gli avanzi. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono una ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare - continua la Coldiretti - un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un ottimo “torrone” mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. Recuperare il cibo è una scelta che - continua la Coldiretti - fa bene all’economia e all’ambiente anche con una minore produzione di rifiuti”.

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