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UN DECALOGO PER RILANCIARE L’AGRICOLTURA VENETA: L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DELLA REGIONE, FRANCO MANZATO, SCOMMETTE SU UN PROGRAMMA ARTICOLATO PER SNELLIRE LE PROCEDURE E FORNIRE PIÙ STRUMENTI AGLI AGRICOLTORI VENETI

10 punti per delineare una strategia di lungo periodo: su questo punta l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Franco Manzato, per rilanciare il processo di innovazione del settore primario veneto.

Il piano prevede, innazitutto, un tavolo comune dove analizzare le criticità del sistema, con istituzioni (Comuni, Provincie, Regione), imprenditori agricoli ed associazioni di categoria. Il secondo punto prevede l’unificazione dei sistemi di controllo sulle aziende agricole, per far sì che un’unica visita consenta di verificare il rispetto di tutte le norme, con il minimo di interferenze con il lavoro aziendale. Poi, l’istituzione di un tavolo di ricerca unico in campo agricolo, con la creazione di una banca dati ed un unico flusso finanziario di investimento: università, Ministero, Regione e Veneto Agricoltura (l’azienda regionale per il settore agricolo) potranno così unire le forze, investendo in modo strategico ed evitando duplicazioni.

Il punto n. 4 è la fondamentale semplificazione burocratica, da attuare attraverso un gruppo di lavoro, con l’obiettivo di ridisegnare il sistema delle procedure per eliminare quelle inutili e ridurre al minimo gli adempimenti, che oggi rappresentano un costo aziendale aggiuntivo. Ancora, il reperimento di strumenti finanziari per garantire finanziamenti agevolati agli imprenditori agricoli, oltre a quelli del Programma di Sviluppo Rurale. Si passa poi alla riorganizzazione di Veneto Agricoltura, con la revisione della dotazione organica e funzionale nelle attività di governo dell’ente per ridurre i costi dell’amministrazione e liberare le risorse da destinare alle imprese; inoltre si sta valutando la valorizzazione delle 250 proprietà immobiliari di cui l’agenzia dispone. Il punto n. 7 prevede la riorganizzazione dell’Agenzia veneta per i pgamenti in aagricoltura (Avepa), con l’obiettivo di migliorarne le performance e di razionalizzare i costi, potenziando il coordinamento con le attività regionali.

Altro punto cardine è l’attivazione dal 1 aprile in concomitanza con la chiusura degli Ispettorati agrari, dello Sportello Unico Agricolo, che dovrà essere l’unico interlocutore di riferimento per gli agricoltori nei procedimenti. Saranno creati, inoltre, l’Information and Communication Tecnology ed il Videosportello, per ottenere on-line tutte le informazioni possibili, mentre il Portale integrato per l’agricoltura veneta (PiaVe) conterrà una serie di video che spiegano progetti, misure, bandi e quant’altro possa servire al sistema, oltre a tecnologie web 2.0 per interagire con le istituzioni.

L’ultimo punto prevede la realizzazione di stage internazionali, per i giovani laureati in scienze agrarie, presso istituzioni internazionali, come Commissione Europea o Parlamento Europeo. Un piano complesso ed articolato, che mira a fornire agli agricoltori veneti procedure snelle, innovazione, maggiore trasparenza e dialogo con le istituzioni, disponibilità di capitali a tassi più bassi, facilità di recupero informazioni necessarie.

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