02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

UN FATTO DI CRONACA AL MINISTERO ... LO STRANO (E GRAVE) CASO DI INTIMIDAZIONE CHE HA COLPITO LAURA LA TORRE, DIRIGENTE DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, E CHE LEI STESSA HA RACCONTATO, IN QUESTI GIORNI, A WINENEWS

Un ordigno rudimentale, una ricostruzione dei fatti edulcorata e le mancate scuse da parte dell’ormai ex Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania. In questi tre flash potrebbe essere riassunto l’atto intimidatorio, che, in febbraio, ha colpito Laura La Torre, dirigente del Ministero delle Politiche Agricole (che ha percorso il suo cursus honorum tutto all’interno del Ministero e dove, attualmente, ricopre il ruolo di Direttore generale della direzione per il riconoscimento degli organismi di controllo e certificazione e tutela del consumatore), avvenuto in un Ministero del Governo Italiano e, precisamente, in quello con sede in Via Quintino Sella, la sede del Dicastero delle Politiche Agricole.
È la stessa Laura La Torre a raccontare a Winenews che “il 14 febbraio, alle ore 9, nel mio ufficio, è uscito del fumo da sotto una pesantissima cassettiera accanto alla mia scrivania provocato da un incendio Carabinieri, artificieri e Vigili del Fuoco hanno trovato una valigetta con dentro una pila, una carta sim, quello che, insomma, poteva essere l’innesco di un ordigno”.
La notizia ha avuto poca risonanza sulla stampa anche locale, cioè quella di Roma, passando di fatto in sordina e, soprattutto, “oltre a restare sotto traccia - prosegue La Torre - i pochi riferimenti all’accaduto facevano intendere che si fosse trattato di un incidente, ipotizzando un semplice cortocircuito”. E, invece, si trattava (e si tratta) di un fatto grave visto che sono ancora in corso le indagini delle forze dell’ordine che, evidentemente, vogliono fare chiarezza su un evento del genere, accaduto per di più in un edificio istituzionale. “Ho immediatamente fatto una denuncia contro ignoti - sottolinea il dirigente del Ministero delle Politiche Agricole, Laura La Torre - e agli inquirenti ho spiegato a chiare lettere che non ho nemici all’esterno, mentre è possibile che qualcuno lo abbia proprio dentro alle mura del Ministero”.
“I Carabinieri hanno appurato - continua La Torre - che, nella valigetta, non c’era tritolo e che il suo livello di pericolosità era assolutamente basso ma hanno anche dato come più che un ipotesi il fatto che si sia trattato di un atto intimidatorio. Ho depositato, pertanto, da un notaio di fiducia una lista di nomi, che potrebbero essere dei sospetti e che spero non debba utilizzare”.
Ma dopo cosa è successo? “Ho scritto una lettera a Mario Catania perché si preoccupasse di mettere in sicurezza il palazzo ministeriale, visto quello che era accaduto - afferma la dirigente - ma non ho avuto risposta e non ho, tanto meno, avuto alcun segno di solidarietà da parte dello stesso Ministro e del mondo agricolo in generale. Ma non importa. Ho cercato di parlare con Catania per illustrargli alcune questioni, ma non mi ha mai ricevuto. Ho continuato e continuo - ribadisce - a fare il mio lavoro senza scendere a compromessi come sempre”.
Un “fattaccio” passato quasi del tutto sotto silenzio (con qualche eccezione, come per esempio, nel recente passato, www.teatronaturale.it, ed oggi Winenews). “Mi auguro che il prossimo Ministro per le Politiche Agricole - conclude Laura La Torre - riveda l’assetto complessivo di questo dicastero e lo riporti alla funzionalità che merita”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli