“Abbiamo più richieste di stagisti da parte degli chef stellati, che offerta. Una piccola cosa, che la dice lunga su quanto sia sentita forte lʼesigenza da parte della ristorazione di investire sulla sala, fondamentale per valorizzare appieno il lavoro di chef, produttori di materie prime e produttori di vino”. Così Dominga Cotarella, che a Castiglione in Teverina ha inaugurato Intrecci, la scuola di Alta Formazione di Sala, insieme alle sorelle Marta ed Enrica. “Un progetto in cui crediamo molto, per il settore e per il territorio. Qui gli studenti staranno per 6 mesi a fare lezione, di materie classiche del mestiere, ma anche altre come teatro, lingue e non solo, perchè serve un approccio olistico alla materie. Poi, in altri 6 mesi, metteranno in pratica quanto studiato sul campo, nei ristoranti. Chi accoglie, nel segno delle nostre parole chiave, Calore, Classe, e Carattere, deve saperlo fare a 360 gradi, e con grande passione”. A gennaio al via il primo ciclo di corsi, per 20 studenti selezionati da Lazio, Umbria, Campania, Lombardia e Sardegna, provenienti da istituti alberghieri, turistici, ma anche da altri indirizzi, con una età media giovanissima, di 22 anni.
“Che viaggeranno, perchè faremo anche dei viaggi studio, per fargli conoscere altre realtà del mondo. Partiremo da San Patrignano, poi la Sicilia, la Francia e così via”.
“È un progetto importante, che appoggiamo con grande convinzione - ha detto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini - perchè il mondo della ristorazione, di cui lʼaccoglienza è una parte fondamentale, è decisiva anche nella valorizzazione dei nostri territori e del loro patrimonio agricolo ed enogastronomico”.
“Progetto importante perchè mette insieme la valorizzazione delle eccellenze, che è determinante per il nostro sistema economico, ma soprattutto mentre al centro i giovani, ai quali come istituzioni e come imprenditori abbiamo il dovere di restituire un futuro da sognare con entusiasmo”, ha aggiunto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Parole che hanno fatto eco allʼaugurio arrivato per lettera da parte del Ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli: “grazie alla famiglia Cotarella per questa iniziativa, investire sulla formazione dei nostri giovani è decisivo, in ogni campo”.
“Inutile dire che la sala è fondamentale anche per valorizzare il vino, e per questo faccio a Dominga, Marta ed Enrica un grande augurio, non solo come produttore, ma anche come padre e zio”, ha aggiunto il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, fondatore insieme al fratello Renzo, della Falesco, oggi sotto il brand Famiglia Cotarella.
Da gennaio dunque, in quello che è un vero e proprio campus dove gli studenti vivranno e studieranno, tra aule multimediali e laboratori, partiranno i corsi che toccheranno materie come marketing, tecniche di comunicazione e di accoglienza, agronomia, enologia, antropologia della vite e del vino, economia e gestione delle aziende ristorative, public speaking e non solo, per formare i nuovi professionisti di alto livello che lavoreranno nella sale dei ristoranti di domani (www.intreccialtaformazione.com).
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