Il pesce si conferma uno dei cibi più amati dagli italiani: viene consumato regolarmente da una persona su tre. Le varietà più gettonate sono orata (acquistata dal 36,5%) e salmone (30,8%), mentre al terzo posto c’è il nasello (27,2%). Una scelta legata alla facilità di preparazione (uno degli elementi chiave che entrano in gioco nella scelta dei prodotti da portare a casa) e alla convinzione di una maggiore salubrità e bontà rispetto a quelli che sono considerati i “pesci poveri”, come ad esempio il pesce azzurro. Nella classifica seguono poi il gambero rosso (24,2%) e i lupini (18,9%), varietà più venduta delle vongole veraci (17,1%). A rivelarlo è un’indagine sull’evoluzione dei consumi realizzata da Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) con il coinvolgimento dei ristoranti aderenti al marchio Ospitalità Italiana, con l’obiettivo di evidenziare le ultime tendenze in atto nella domanda di prodotti ittici in Italia. La top ten delle specie mediterranee maggiormente consumate prosegue con il polpo (scelto dal 20,1% degli italiani nel 2022, contro il 7,4% dell’anno precedente) ed a seguire le cozze, che vengono comprate dal 19,2% degli italiani. Tra i prodotti in crescita e maggiormente amati, in particolare dai consumatori over 56, compare un altro prodotto della nostra tradizione culinaria: le alici, che passano dal 7,5% del 2021 al 10,9% nel 2022.
Al ristorante invece i preferiti sono i calamari, che si confermano, come nel 2021, al primo posto fra i prodotti ittici maggiormente consumati nel fuori casa. Al secondo posto il polpo (ordinato al ristorante dal 27,8% degli italiani nel 2022), mentre le cozze vengono scelte dal 26%. La ricerca si inserisce nel progetto FoodHub, realizzato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e da Unioncamere, con la collaborazione tecnico-scientifica di Isnart, Bmti (Borsa Merci Telematica Italiana) e Italmercati.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024