02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

“UN MARCHIO DI QUALITA’ E DI ORIGINE PER IL TARTUFO”: E’ L’APPELLO CHE ARRIVA DA “TARTUFO DI MARCA”, IL FESTIVAL DEL NERO PREGIATO DELLE MARCHE, PER TUTELARE UNO DEI PRODOTTI PIU’ PREGIATI D’ITALIA

“Contro le frodi, è indispensabile la filiera corta, che lega l’alimento al suo territorio”: è l’appello che arriva dalla tavola rotonda “Tartufo o l’impostore” di “Tartufo di Marca”, il festival del nero pregiato di Muccia (Macerata), che si unisce alla voce della Coldiretti a favore della tutela di uno dei prodotti più pregiati d’Italia e del mondo, sottolineando che, dopo il sequestro, ad opera del Corpo Forestale dello Stato di Ascoli Piceno, della trifola rumena non in regola con le norme sulla commercializzazione, “si evidenzia sempre di più la necessità di ottenere un marchio di qualità e di origine per il tartufo”.

In particolare il prezioso tubero, proseguono da “Tartufo di Marca”, rappresenta una delle massime espressioni della cucina italiana, è un autentico prodotto made in Italy ed è sempre stato presente nelle tavole maceratesi. Dato il suo alto valore commerciale, truffe e speculazioni sono purtroppo possibili. Per questo, spiegano, “il festival del nero pregiato sta promuovendo un percorso per giungere a una certificazione di qualità, un marchio come sinonimo di riconoscibilità e garanzia per i consumatori. Indispensabile è la realizzazione di una filiera corta, un sistema che lega il prodotto al suo territorio. Un punto di vista che esprime un modello culturale ed economico, in cui è fondamentale il coinvolgimento attivo di tutti gli operatori locali, connessi alla produzione, lavorazione e distribuzione del tartufo: cavatori, tartuficoltori, ristoratori e operatori turistici”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli