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UN MARCHIO “POMPEI” PER I PRODOTTI TIPICI ANCORA COLTIVATI NELL’AREA ARCHEOLOGICA DELL’ANTICA CITTA’ ROMANA E L’APERTURA DI UN ARCHEO-RISTORANTE: E’ LA MISSION DEL PROGETTO DI ARCHEO-AGRICOLTURA “POMPEIVIVA”

Un progetto di “archeoagricoltura” per la valorizzazione delle produzioni agricole tipiche ancora coltivate negli appezzamenti interni all’area archeologica di Pompei: è il risultato di un protocollo d’intesa siglato dall’assessore all’agricoltura della Regione Campania, Gianfranco Nappi, e dal commissario delegato per l’emergenza dell’aera archeologica di Pompei, Marcello Fiori, che rientra nel più vasto progetto “PompeiViva” per la promozione dell’area degli scavi. Un censimento delle aree agricole demaniali presenti all’interno della città romana imperiale più conosciuta al mondo ha evidenziato la presenza di 19 coloni, ora sottoscrittori di un disciplinare fitosanitario per la valorizzazione dei prodotti.

“Queste produzioni - spiega Nappi - avranno un marchio “Pompei”, capace di mettere insieme le eccellenze vesuviane”. Il progetto prevede, dopo il self-service, anche l’apertura per i visitatori di Pompei dell’archeo-ristorante della Casina dell’Aquila.

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