Tra la cena della vigilia ed il pranzo di Natale, gli italiani hanno speso per la tavola 2,4 miliardi di euro tra cibo e bevande, con li 91% che ha festeggiato a casa con parenti e amici. A dirlo la Coldiretti, che evidenzia un calo della spesa del 4% sul 2017.
Tra le diverse voci di spesa, 900 milioni di euro sono stati dedicati a pesce, carni e salumi, 430 milioni di euro a spumante, vino ed altre bevande, 280 milioni di euro sono stati spesi per i dolci, 480 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 180 per pasta e pane e 130 milioni di euro per formaggi e uova.
E se nel menu della vigilia - continua la Coldiretti - è stato servito il pesce su tre tavole su quattro (75%), a Natale ha prevalso la carne con bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3,6 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, dal quale si evidenzia il ritorno delle grandi tavolate con in media 8 persone a condividere il menu più importante dell’anno.
Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci (87%) a pari merito con la frutta locale di stagione, mentre il panettone con il 73% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 67% ma entrambi consumati spesso in abbinamento a dolci locali che vengono fatti in casa in quasi la metà delle famiglie.
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