Sempre più frutta e verdura, nelle feste natalizie, finisce nel carrello della spesa degli italiani, attenti più che mai alla salute e alla sostenibilità. Una tendenza, già affermata nel primo lockdown, destinata a proseguire e incrementarsi anche l’anno prossimo e che animerà le aree specifiche di “Tuttofood 2021”, di scena a FieraMilano, dal 17 al 20 maggio 2021.
In questo periodo un italiano su due ha modificato gli acquisti (dati Nomisma-Crif), con una famiglia su tre che dichiara un aumento delle quantità di frutta e verdura consumate, mentre solo il 15% dichiara di averne diminuito i consumi. La crescita è stata ancora più sostenuta per la frutta (+20,4% a valore) che per la verdura (+13,4%). Dinamiche che riflettono l’andamento dell’intero paniere alimentare, in aumento per il 23% delle famiglie. Ha contribuito all’incremento anche la maggiore facilità di reperire i prodotti attraverso modalità innovative, con il 16% delle famiglie che ha usufruito del food delivery.
“Proprio perché sempre più spesso il consumatore fa scelte salutistiche durante gli altri mesi dell’anno, durante le festività si concede i peccati di gola - afferma Fabio Tosello, direttore commerciale Madi Ventura - ma rimane attento alla salute e alla sostenibilità. Durante le feste saranno favorite le classiche referenze da ricorrenza come datteri, fichi e noci oltre ai formati più grandi di mandorle, noci sgusciate e pinoli, legati alle ricette casalinghe”. Il consumatore, oggi più che in passato, richiede garanzie su ciò che porta sulla propria tavola. “Filiere, certificazioni e liste ingredienti molto contenute crediamo saranno fattori sempre più importanti”, ha dichiarato Sara Menin, project manager development de “L’Insalata dell’Orto”.
Salutismo e sostenibilità, tematiche che fino a poco tempo fa rimanevano relegate ai convegni tra esperti, stanno salendo alla ribalta in questo momento storico. Anche a causa della sensibilizzazione suscitata dalla pandemia i consumatori sono più informati e consapevoli, leggono con attenzione le etichette e tendono a preferire prodotti sani e rispettosi dell’ambiente. Lo conferma la forte crescita del mercato degli alimenti funzionali che, secondo l’International Food Information Council Foundation di Washington, vede protagonisti il Giappone (oltre il 38% del mercato mondiale), l’Europa (29%) e gli Usa (31%). Anche in Italia il mercato degli alimenti con indicazioni salutistiche e di funzionalità cresce e si attesta ormai intorno ai 2 miliardi di euro l’anno. Una ricerca di Nielsen rivela che due italiani su tre si dichiarano preoccupati dell’impatto a lungo termine che gli ingredienti artificiali potrebbero avere sulla loro salute, il 53% sarebbe disposto a pagare un prezzo più alto per alimenti e bevande che non contengono ingredienti indesiderati, ma solo il 37% sarebbe disposto a sacrificare il gusto per un cibo più salutare.
“Molto probabilmente - commenta Francesca Rognoni, marketing director Farmo - aumenterà la domanda di alimenti biologici, vegani, vegetariani e altri cibi sani. Sempre più persone, infatti, si preoccupano di come e dove venga prodotto il cibo che arriva sulle loro tavole e come questo possa influire sulla loro salute e su quella del pianeta”.
Ma l’attenzione crescente al cibo sano, fresco e controllato non preclude di certo la presenza e il consumo del dolce tradizionale: il panettone. Anche in questo caso si sceglierà un prodotto che non sia solo gustoso, ma che rispecchi determinate caratteristiche quali l’utilizzo di materie prime selezionate, un impasto altamente digeribile e realizzato con il lievito madre. Il panettone è il dolce tipico delle feste natalizie in Italia, oggi apprezzato anche all’estero. Dal classico con canditi agli agrumi, alle alternative con capperi canditi, mandorle, uvetta aromatizzata alla malvasia, oppure con Fico bianco del Cilento e cioccolato fondente, albicocca, gianduia o alla liquirizia. In aggiunta vengono proposti dolci natalizi come ciambelle di frolla e nocciole oppure dolci della tradizione regionale, come lo Zelten, ricco di diversi tipi di frutta secca.
Celebrato in tutto il mondo ed entrato a pieno titolo nella tradizione di molti Paesi oltreoceano, si affianca ormai da anni alle specialità locali. Simili per sapore e dolcezza alle preparazioni del Sud Italia, i dolci più famosi degli Emirati Arabi Uniti includono specialità a base di ingredienti di quei territori. Da Dubai Ottavia Molinari, direttore di Italian Food Masters - Branch of Ifm Investments Llc riferisce che “il consumo interno di prodotti dolciari è stabile, con sempre più attenzione all’utilizzo di prodotti di qualità e più salutari. Fra le “dolcezze” locali il baklava, un dolce di pasta fillo ripieno di noci e miele e il ma’amoul, una pasta di noci e datteri”. Negli Stati Uniti il panettone si è imposto come un tipico dolce natalizio. In Canada, forte di una comunità italiana ben radicata, rappresenta il dolce delle feste per eccellenza, a cui si affiancano altre specialità come le ginger bread house, la classica sugar pie tipica della tradizione franco-canadese, gli Ugly Christmas Sweater. Non manca la crostata più conosciuta nel nord America, l’intramontabile Apple Pie, molto popolare anche tra le comunità Amish del Canada e preparata per il Thanksgiving Day. Regina dei dolci tipici canadesi è invece la Butter Tart, considerata una vera prelibatezza.
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