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“UN NUCLEO ANTI SOFISTICAZIONE DEDICATO AL MANGIARE E AL BERE DI QUALITÀ”: È L’ULTIMA PROVOCAZIONE DI FRANCESCO BATTUELLO, ETHIC ADVISOR E RAFFINATO CULTORE DEL CIBO E DEL VINO

“Forse avrebbe più che mai senso creare il corpo dei Nas del magiare e bere bene italico, ormai estinto”. Una provocazione gourmande forte, che nasce da una riflessione di Francesco Battuello, cultore dell’enogastronomia italiana ed ethic advisor.
Battuello critica l’atteggiamento “ipocrita” del mondo del vino italiano, che si è opposto in maniera compatta all’utilizzo dei trucioli per l’invecchiamento, da poco autorizzato dall’Unione europea, ma poi fa orecchie da mercante sull’alterazione, legale o meno, di altri prodotti, riferendosi in particolare al pregiato tartufo bianco. Un attacco alla “faccia tosta, all’ipocrisia e al perbenismo con i quali i produttori di vino del famoso Piemonte, nessuno escluso, hanno il coraggio di biasimare l’utilizzo dei trucioli di legno, quando loro medesimi si tappano gli occhi, e soprattutto il naso, davanti a prodotti aromatizzati al tartufo bianco”. Prodotti che non hanno alcun rispetto della natura e beffano il consumatore che viene definito “credulone”.
Battuello non esita ad usare parole dure: “siamo mercanti senza scrupoli, da mercato nero, clandestini che approfittano dell’intrigante, fascinoso termine ‘tartufo’, per bidonare il consumatore più ingenuo. Il tartufo bianco gode di mercato assolutamente nero, non quantificabili milioni di euro rapinati con il vestito della festa”.
E ancora aggiunge: “come fa il mondo del vino italiano ad ergersi, quando i produttori di sedicenti super wines sono indifferenti allo spaccio di condimenti balsamici fatti in laboratorio?”.
Nell’autorizzazione all’utilizzo dei chips, Battuello vede soltanto il completamento di un “paniere di prodotti che non sono certo agroalimentari, tanto meno enogastronomici”.

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