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UN “ORTO PLANETARIO” PER L’EXPO 2015: ECCO IL PROGETTO PER L’EVENTO CHE PER I SEI MESI DELL’EVENTO E OLTRE, VEDRÀ A MILANO 3 GRANDI SERRE CHE RIPRODURRANNO I CLIMI DEL PIANETA. L’EDIZIONE FOCALIZZATA SULL’ALIMENTAZIONE E L’AGRICOLTURA

Non Solo Vino
Il progetto dell’“orto” planetario per l’Expo 2015 di Milano

Un orto planetario “senza precedenti”, che riprodurrà i microclimi del mondo, da quello tropicale a quello della savana, fino al deserto: ecco l’ambizioso progetto (nella foto) per l’Expo 2015 di Milano, che avrà come argomenti proprio l’alimentazione e l’agricoltura. “L’orto - ha spiegato l’architetto Stefano Boeri della consulta del master plan dell’Expo - porterà non solo pezzi di natura, ma anche pezzi di agricoltura provenienti da tutto il mondo”. Il suo mantenimento e il suo ruolo, dopo il 2015, “sarà la vera eredità dell’Expo”. Dovrà essere “un polo dell’agroalimentare con una valenza economica importante per la capacità di portare turismo, dovrà anche porsi come polo della ricerca scientifica dove studiare le trasformazioni dell’agricoltura e come centro educativo e didattico”. Nei sei mesi dell’Expo, sui terreni saranno impiantate tre grandi serre, per 31.000 metri quadrati, dove saranno ricreati i microclimi del mondo. “Bisogna fare uno sforzo - ha spiegato Boeri - per immaginare il futuro dell’Expo dopo l’Expo valorizzando questo orto planetario. Sarà il lascito più importante, e sulle aree si dovrà creare un polo dell’agroalimentare, ricavando magari spazi per ristoranti multietnici”.

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