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LA CURIOSITÀ

Un produttore di vino sulla panchina della Nazionale: in tempo di vendemmia il debutto di Spalletti

Prima volta di un Ct che è anche “vignaiolo”: “fare vino è come allenare: si creano strategie, si cercano soluzioni, e il prodotto è il risultato”
CALCIO, LUCIANO SPALLETTI, NAZIONALE ITALIA, vino, Italia
Luciano Spalletti, Ct della Nazionale Italia di calcio e produttore di vino (ph: FIGC)

Il 9 settembre, in veste di “vignaiolo”, Luciano Spalletti, probabilmente, sarebbe stato tra le vigne a controllare lo stato di forma delle uve della sua Tenuta La Rimessa, a Montaione, sulle colline toscana, al centro di un triangolo che ha per vertici Firenze, Siena e Livorno. Invece, in quel di Skopje, in Macedonia del Nord, esordirà come Ct della Nazionale Italiana, per iniziare il suo percorso di qualificazione ad Euro2024, e segnando il debutto, per la priva volta, di un produttore di vino sulla panchina dell’Italia.
Un destino curioso, quello di Luciano Spalletti, di fatto esonerato alla fine della scorsa stagione, dopo aver riportato a Napoli lo scudetto, il terzo per i Partenopei, dopo oltre 30 anni, e poi subentrato in corsa dopo le dimissioni dell’ormai ex Ct marchigiano (e grande appassionato di vino, Verdicchio in primis, vino della sua terra, visto che è nato a Jesi, ma anche Sagrantino di Montefalco, in particolare della griffe Caprai, come abbiamo raccontato qui) Roberto Mancini, sedotto dall’offerta degli sceicchi dell’Arabia Saudita, di cui sarà alla guida per i prossimi 4 anni.

E se per Mancini il vino italiano è il migliore del mondo, come raccontato in questa intervista di qualche anno fa, dove il marchigiano definiva il vino un “lavoro di squadra”, come il calcio, anche per il nuovo Ct, Luciano Spalletti, le analogie tra vigna e rettangolo verde sono tante: “il lavorare all’area aperta, il creare strategie, contenuti, e cercare soluzioni, e poi ovviamente ci sono risultati: sia vincere una partita importante che aver prodotto un ottimo vino da grande soddisfazione”, spiega in un video sul sito de “La Rimessa”, che tra le altre attività produce anche olio extravergine di oliva.
“È un sogno che parte da lontano: a 11 anni, nel Mondiale di Messico ’70, chiesi a mia mamma di cucirmi la bandiera dell’Italia. Spero di restituire quel sogno a tutte le migliaia di bambini che seguono la Nazionale”, ha detto Spalletti nella sua prima conferenza stampa da Ct della Nazionale. E quando i risultati arriveranno, di certo, non mancherà il vino con cui brindare, prodotto direttamente da “mister” Spalletti.

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