02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Un tumore immerso in un bicchiere di birra: è l’immagine shock della campagna anti-alcol che la Società Italiana di Alcologia ha lanciato oggi e sarà diffusa in ospedali, Asl e negli studi dei medici di famiglia. “Etanolo cancerogeno come amianto”

Non Solo Vino
La campagna shock lanciata dalla Società Italiana di Alcologia

Un tumore immerso in un bicchiere di birra: è l’immagine shock della campagna contro gli alcolici che la Società Italiana di Alcologia ha lanciato oggi dall’ospedale San Martino di Genova e che, riporta l’Ansa, che verrà diffusa in ospedali, Asl e negli studi dei medici di famiglia per comunicare che “le bevande alcoliche sono cancerogene per l’uomo” (www.alcologiaitaliana.com).
“Lo dice l’Oms, è un’evidenza scientifica dal 2010 - spiega il responsabile del Centro alcologico regionale Gianni Testino - nutrizionisti e cardiologi che continuano a consigliare un bicchiere di vino al giorno dovrebbero anche dire che così si aumenta il rischia di avere un tumore perché l’etanolo è nel gruppo 1 dei cancerogeni come l’amianto”.
Un’idea, per altro, non nuova, dato che l’immagine di un tumore in un bicchiere di birra era già stata utilizzata nello spot televisivo realizzato National Health Service in Inghilterra e andato in onda, tra le polemiche, in tv già nel 2013.
Secondo le nuove linee nutrizionali, inoltre, ha spiegato Andrea Ghiselli, del Centro Nazionale di Ricerca Alimenti e Nutrizione di Roma, “l’etanolo non è un nutriente e quindi andrebbe tolto dalla dieta”.
Di contro, però, i dati Istat di una ricerca dell’aprile 2015 dicono che se cala il consumo quotidiano di alcolici nei pasti, aumentano i consumi eccessivi e le sbronze sopratutto tra i giovani. Lo sballo del fine settimana ha riguardato oltre 8 milioni di cittadini (15,2% della popolazione contro il 15,9% nel 2013). Ma dai 18 anni in su, un italiano su quattro è a rischio di malattie legate all’alcol, con percentuali preoccupanti tra gli adolescenti, ai quali, a norma di legge, non dovrebbero essere serviti o venduti gli alcolici. Con il fenomeno del “Binge-drinking” che coinvolge il 14,5% dei giovani tra i 18 e 24 anni.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli