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UNA CARTA D’IDENTITÀ HI-TECH PER IL BRUNELLO DI MONTALCINO: ANNATA, PRODUTTORE, CONTATTI E DATI ANALITICI VIA SMS

Previsioni ottimistiche nonostante la crisi, nel periodo natalizio, per uno dei vini più pregiati d’Italia, il Brunello di Montalcino, che proprio durante le festività realizza il 14% del fatturato annuale”. Sono i dati del Consorzio del Brunello, che accompagna anche un’altra novità: l’arrivo della carta di identità elettronica. Chiunque compra una bottiglia di Brunello riceverà, mandando un sms al numero ad hoc  366/3008880  , composto con le tre lettere e gli otto numeri presenti sulla fascetta, tutte le informazioni del vino. Obiettivo, spiega il Consorzio, “la massima trasparenza e la totale tracciabilità del percorso del vino dal produttore al consumatore”. Già da alcuni anni il Consorzio ha messo a punto un sistema per la tracciabilità tramite il proprio sito internet (www.consorziobrunellodimontalcino.it). Al termine di questa semplice procedura appaiono una serie di dati (disponibile dall’annata 1999): annata, numero di bottiglie prodotte nella stessa partita, riferimento alla certificazione dell’ente di controllo, dati analitici specifici (titolo alcolometrico, estratto e acidità), nome del produttore con relativi riferimenti di indirizzo, numero di telefono, mail, nonché il link diretto al suo sito web.
“Si tratta di un importante passo avanti nel concetto di trasparenza e tracciabilità totale - commenta il Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Patrizio Cencioni - con questo sistema i consumatori hanno innanzitutto la garanzia che la fascetta corrisponda effettivamente alla bottiglia su cui è applicata. Inoltre in questo modo i produttori stringono con il consumatore una sorta di patto che non finisce con l’acquisto della bottiglia, ma va avanti anche dopo, garantendo informazioni e assistenza a chi compra un vino del territorio di Montalcino. Questa carta di identità telematica non e’ altro che la fase finale, l’ultimo step di una serie di controlli effettuati su tutta la filiera, dal vigneto alla bottiglia, a tutela dei produttori e soprattutto dei consumatori”.
“Riceviamo molte richieste per i nostri prodotti proprio nel periodo natalizio - conclude Cencioni - e siamo abbastanza fiduciosi anche quest’anno. Non ci aspettiamo una crescita dei consumi, ma dovremmo mantenere le posizioni dello scorso anno. Dopo una frenata della domanda, infatti, da ottobre abbiamo notato una discreta ripresa del mercato. È il segno che la gente continua ad apprezzare i nostri prodotti e a darci fiducia”.

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