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Una “Città internazionale della gastronomia e del vino”, su un sito di 6,5 ettari, tra spazi museali, formazione, cinema, hotel, alloggi: ecco il progetto da 250 milioni di euro della città di Digione, che vedrà la luce nel 2018

Non Solo Vino
La Cittadella della Gastronomia e del Vino a Digione

La città di Digione, nel cuore della Borgogna, ha trovato l’accordo con uno dei costruttori più grandi d’Europa, Eiffage, per la vendita del terreno su cui sorgerà la futura “Città internazionale della gastronomia e del vino”, la cui apertura è prevista per il 2018: si tratta di un sito di 6,5 ettari, nel centro della città, dove sorge il vecchio ospedale generale di Digione, chiuso nell’aprile del 2015. La cittadella, che sarà gestita dalla Vega, società che in Francia ha il controllo di decine di strutture pubbliche, comprenderà un museo di 5.000 metri quadrati, un centro conferenze e seminari ed un centro di formazione dedicato ai mestieri della cucina e del vino. L’obiettivo è quello di raggiungere i 200.000 visitatori paganti all’anno, in un ambiente capace di coniugare vita e piacere, come si legge sulle colonne de “Le Figaro” (www.lefigaro.fr).
Del progetto, ovviamente, faranno parte anche un negozio di 4.500 metri quadrati, un cinema con 13 sale, un hotel da 83 camere, ed un quartiere ecosostenibile che conterà 540 alloggi, di cui il 30% a canone moderato. La vecchia cappella dell’ospedale ospiterà un’area dedicata ai climi di Borgogna, entrati nel 2015 nella lista dei Patrimoni Unesco, per un investimento totale di 250 milioni di euro, per 70.000 metri quadrati costruiti.
Secondo il sindaco socialista di Digione, François Rebsamen, si tratta di “un progetto di sviluppo urbano maestoso, il più importante nella rete delle città della gastronomia (di cui fanno parte anche Rungis, Lione e Tours, ndr)”. Che alla città porterà grossi benefici economici, oltre alla creazione di 2.000 posti di lavoro.

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