02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“Una cosa ci accomuna: Artusi è stato un grande gastronomo, ma non era un cuoco, io sono un produttore di oggetti di design, ma non sono un designer. Entrambi siamo dei mediatori culturali”: così Alberto Alessi, “Premio Artusi 2015”, a Forlimpopoli

“Una cosa ci accomuna: Artusi è stato un grande gastronomo, ma non era un cuoco, io sono un produttore di oggetti di design, ma non sono un designer. Entrambi, in sostanza, siamo dei mediatori culturali, siamo dei laboratori di ricerca nel campo delle arti”. Parola di Alberto Alessi. A lui ed alla sua storia famigliare ed industriale va il “Premio Artusi 2015” della città di Forlimpopoli, patria del grande gastronomo Pellegrino Artusi, per aver “guidato il design italiano legato alla cucina. Rinnovando il lavoro artigianale e tradizionale dell’azienda, senza mai rinunciare alla propria singolarità e alla cultura del cibo, Alberto Alessi ha compiuto un lavoro originale e fortemente innovativo che rappresenta una delle più belle esperienze del made in Italy nel mondo”.
Per Alberto Alessi “la vitalità del design italiano è ancora straordinaria. C’è un quid di italianità che ci rende unici nel mondo”. La creazione a cui si sente più legato? “la caffettiera di Richard Sapper del 1979, perché è stato il primo oggetto di cucina”. Un oggetto cult, come lo sono state nella storia del design italiano quelle di Alessi. “Nelle cucine degli italiani troviamo due cose: il manuale dell’Artusi e almeno un oggetto di Alessi - ha detto il sindaco di Forlimpopoli Mauro Grandini - la cucina dell’Artusi è sempre stata una cucina domestica, che inevitabilmente oggi si sarebbe incontrata con le creazioni di Alessi”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli