Una delle grandi passioni degli italiani? Lo Champagne: le sue spedizioni verso l’Italia che, nel 2022, hanno registrato il record storico, sia a volume che a valore, con 10,6 milioni di bottiglie (+11,5%) e un giro d’affari di 247,9 milioni di euro (+19%), facendo del Belpaese il quarto mercato delle prestigiose bollicine francesi, grazie a consumatori esperti, curiosi e amanti delle Cuvèe di alta gamma (quelle speciali con i Millesimati e i rosè rappresentano un terzo delle bottiglie di pregio che arrivano in Italia; dati Comité Champagne), trainando il grande successo che tra le tipologie stanno avendo le bollicine, peraltro con un interesse crescente per la loro capacità di invecchiamento sul modello dello Champagne. Ma anche perché, come queste, anche per lo Champagne, pur restando il vino per eccellenza delle celebrazioni, simbolo di eleganza ed esclusività per antonomasia, sta prendendo piede un consumo “informale”, in cui è sempre di più anche il vino che riesce a rendere straordinario un momento ordinario. E 176 maison, tra storiche e piccoli vignerons, e quasi 1.000 vini delle diverse zone di produzione, dalla Montagne de Reims alla Vallée de la Marne, dalla Côte des Blancs all’Aube, in considerevole crescita, saranno protagonisti della “Champagne Experience 2023”, il più importante evento per gli operatori del settore e gli appassionati nel Belpaese, firmato Società Excellence, realtà che riunisce 21 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza, all’edizione n. 6, il 15 e il 16 ottobre, a ModenaFiere.
Un evento - ad aprire il quale, il 15 ottobre, sarà una cena di gala (su invito) del tristellato chef Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena, al Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare (tra i cui ospiti ci sarà anche WineNews, che seguirà la “Modena Champagne Experience” 2023, raccontandola in un video e in assaggi nella newsletter settimanale “I Vini di WineNews”, ndr) - che “anche quest’anno, cresce a doppia cifra nel numero di aziende che vi partecipano, con un aumento del 25% - spiega Luca Cuzziol, presidente Società Excellence (di cui fanno parte Sagna Spa, Gruppo Meregalli, Cuzziol Grandivini srl, Pellegrini Spa, Balan srl, Sarzi Amadè srl, Vino Design srl, Teatro del Vino srl, Proposta Vini sas, Bolis srl, Les Caves de Pyrene srl, Premium Wine Selection PWS srl, Ghilardi Selezioni srl, Visconti 43 srl, Première srl, AGB Selezione srl, Apoteca, Ceretto Terroirs, Philarmonica srl, Spirits Colori srl e ViteVini) - l’idea di selezionare e invitare maison che hanno una commercializzazione ben strutturata nel nostro Paese continua a essere vincente e dimostra il ruolo fondamentale che riveste il mondo della distribuzione del vino e dei distillati di qualità. Gli operatori sanno di poter trovare a Modena un luogo ideale per conoscere etichette da proporre alla loro clientela nei loro locali”.
La “Champagne Experience”, infatti, promossa con la Camera di Commercio di Modena e il patrocinio del Comune di Modena, riunisce maison francesi - a partire dalle “classiche” come Pommery e Louis Roederer (distribuito da Sagna), Taittinger e Jacquart, Pol Roger e Lanson, Ayala e Bollinger (distribuiti dal Gruppo Meregalli, con lo Chassenay d’Arce e Pierre Gimonnet & Fils), da Deutz a Bruno-Paillard (distribuito da Cuzziol Grandivini, con il Gonet-Medeville, Mandois, Monmarthe e Domaine La Borderie), da Charles Heidsieck a Piper-Heidsieck - e importatori, i più importanti, come Domori per lo Champagne Barons de Rothschild, oltre ai citati, ma anche aziende italiane che producono vino e che, sempre di più, incrementano il loro portfolio con referenze di Champagne - da Banfi con Joseph Perrier a Barone Ricasoli con Henriot, dalla Cantina Terlano con Legras & Haas a Marchesi di Barolo con Mailly Grand Cru, da Famiglia Cecchi con Vollereaux a Masciarelli con André Jacquart, da Serena Wines 1881 con De Vilmont a Vallepicciola con Petite Vallée, tra le altre - a riprova di come il mercato italiano sia molto maturo. L’obiettivo è divulgare la cultura per questo vino icona e consentire ai partecipanti di degustare centinaia di etichette e assistere a masterclass di altissimo livello, facendo convergere a Modena il meglio della distribuzione nazionale di fine wine insieme a ristoratori, enotecari e operatori interessati a tenere alta la proposta delle loro carte dei vini, accanto agli appassionati.
L’appuntamento prevede, come di consueto, anche molti momenti di formazione, confronto, approfondimento e dibattito con l’obiettivo di offrire al visitatore un’esperienza sensoriale coinvolgente insieme a un supporto culturale di grande livello. Le masterclass prevedono, quest’anno, incontri condotti da professionisti e profondi conoscitori del mondo dello Champagne: dalle “Bollicine al buio” con i sommelier Luca Boccoli, Chevalier de l’Ordre des Coteaux de Champagne e fondatore di Selezione Boccoli, e Ilaria Giardini, a “Top Cuvée 1/2023” con Vito Intini, presidente Onav-Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, ed a “Tutte le sfumature del rosé”, con Luciano Ferraro, vicedirettore del “Corriere della Sera”, e Paolo Porfidio, head sommelier Terrazza Gallia (Hotel Excelsior Gallia, Milano) e coordinatore Aspi-Associasione Sommellerie Professionale Italiana, il 15 ottobre; da “2008: un grande millesimo” - l’annata del secolo in Champagne, ndr - con Manlio Giustiniani, docente Fondazione Italiana Sommelier (Fis), a “La vinificazione à l’ancienne” con Michel Bettane, autore con Thierry Desseauve, dell’influente guida “Le Nouveau Bettane+Desseauve”, e a “Top Cuvée 2/2023” con Francesco Falcone, degustatore, scrittore e divulgatore indipendente.
Momenti - riservati, su invito - della “Champagne Experience” una masterclass dedicata a Pol Roger sarà firmata da Compagnia del Vino (presente anche con lo Champagne Geoffroy), il 16 ottobre, con Bastien Collard de Billy, sesta generazione Pol Roger, e Chiara Giovoni, wine expert internazionale (e collaboratrice WineNews, ndr), che racconteranno la maison attraverso le evoluzioni di uno stile che rimane fedele a se stesso dal 1849, dallo Champagne Pure al Rich, dall’eleganza immutata del Brut Réserve alla raffinatezza del Blanc de Blancs Vintage 2015, come la formula di successo immaginata dal fondatore Pol Roger sia ancora oggi straordinariamente attuale. Tra le maison che partecipano per la prima volta, invece, Maison Burtin, parte del prestigioso e storico gruppo Lanson-BCC e distribuita in Italia da Le Tenute del Leone Alato (Generali Assicurazioni è uno dei maggiori players globali nel settore assicurativo ed asset management, ndr), la cui storia potrebbe risultare meno nota, per la discrezione che la contraddistingue, e che rispecchia il carattere del suo fondatore Gaston Burtin, grande esempio di austerità e pragmatismo, che, pur mantenendo la massima riservatezza, ha guidato l’azienda con spinta pionieristica e visionaria ad Épernay, “capitale” dello Champagne, e che presenterà per la prima volta in Italia proprio la gamma dedicata al suo fondatore, “Hommage à Gaston Burtin” (Brut, Brut Rosé, Blanc de Blancs 2017 e Brut 2014), e, in anteprima assoluta, nuova referenza in uscita prossimamente sul mercato italiano. Ma si potrà scoprire anche un territorio che ama definirsi “Champagne sauvage”, attraverso il Domaine Alexandre Bonnet, divenuto il simbolo di un terroir unico nel suo genere nella Champagne “a fior di Borgogna” di Les Riceys, del quale, con i suoi 47 ettari, è il Domaine con il più vasto terreno coltivato, raccontato da Arnaud Fabre, presidente Domaine Alexandre Bonnet, e Alessandro Sarzi Amadè della storica società leader nella distribuzione di grandi vini e distillati su tutto il territorio nazionale Sarzi Amadè srl (presente anche con le Maison Françoise Bedel, Henri Goutorbe, De Sousa e Christian Gosset), e dagli Champagne Extra Brut Blanc de Noirs, Extra Brut Blanc de Blancs e Extra Brut Rosé, che racchiudono in bottiglia lavoro di squadra e un approccio familiare, nell’area dedicata ai vini della Côte des Bar.
Tornando all’allure ed ai numeri delle bollicine d’oltralpe, nel 2023 il mercato del vino mondiale frena anche per lo Champagne, ma le previsioni per fine anno dicono che si raggiungeranno i 314 milioni di bottiglie che dalle maison partiranno alla volta dei calici di tutto il mondo, rispetto ai 325 milioni di bottiglie di un 2022 che per lo Champagne è stato un anno straordinario con il nuovo record a valore del giro d’affari che, complessivamente per tutti i mercati, ha superato 6,3 miliardi di euro. E, infatti, forte di anni di successi e di margini elevatissimi (una bottiglia parte dalla cantina mediamente intorno ai 19 euro), lo Champagne guarda con relativa tranquillità anche al futuro, a partire da una nuova vendemmia di grande qualità.
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