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UNA MENSA SCOLASTICA SU TRE E’ IRREGOLARE. COLDIRETTI: DOPO NAS, MENSE ALLA PROVA DI 2 MILIONI DI BAMBINI

Cibo scadente non a norma rispetto agli standard previsti dai capitolati delle gare di appalto. E’ l’infrazione più frequente riscontrata dai Nas, nei controlli realizzati nelle mense scolastiche, da gennaio ad agosto, controlli che hanno permesso di verificare irregolarità in un terzo dei 178 istituti ispezionati. Chiuse 15 strutture, due mense e 3,6 tonnellate di cibo sequestrate. Denunciate 28 persone e 44 segnalate all’autorità amministrativa. Sono state 101 le infrazioni accertate in tutto. Le infrazioni, ha spiegato il vice comandante Antonio Amoroso, sono soprattutto di non rispetto degli standard imposti dalle gare d’appalto. Questioni fondamentalmente di qualità, più che igieniche. Si va dalle carenze di strumentazione a cibo di qualità inferiore, di minor pregio, rispetto a quello indicato dagli standard, per arrivare nei casi più gravi a questioni igieniche. Ma, nel complesso Amoroso, parla di situazione non preoccupante. “Le scuole sono sotto il nostro continuo controllo e anche per il prossimo anno prevediamo ispezioni continue per assicurare la qualità del servizio offerto”.

Focus - Scuola: coldiretti, dopo nas, mense alla prova di 2 milioni di bambini
Con l’inizio dell’anno scolastico sono 2 milioni di bambini che lasciano la cucina di casa per affollare le mense delle scuole materne ed elementari, dopo che è scattato l’allarme per i risultati del controlli dei Carabinieri dei Nas. Lo afferma la Coldiretti che, nell’esprimere apprezzamento per l’attività svolta dai Nas, sottolinea l’importanza di garantire la qualità e la sanità dei prodotti consumati nelle scuole in un Paese come l’Italia che è leader europeo nella produzione tipica, biologica e di qualità.
Si stima che oltre 1 milione di bambini nelle materne e 900.000 nelle elementari sono interessati alla ristorazione scolastica dove la qualità è a rischio - sostiene la Coldiretti - anche per la tendenza è quella di favorire aste al ribasso che rischiano di pregiudicare le garanzie di qualità, di origine e di stagionalità degli alimenti serviti.
La Coldiretti ha promosso in tutte le Regioni proposte di legge regionali sul consumo di cibi a chilometri zero che prevedono, tra l’altro, di privilegiare nelle mense scolastiche ed ospedaliere prodotti di qualità locali e stagionali. Una iniziativa che ha già avuto una conclusione positiva in Veneto, Calabria e Puglia dove si è arrivati all’approvazione definitiva delle norme. Nel 2008 - precisa la Coldiretti - si è verificato un aumento del 16% nelle mense scolastiche bio mentre sono saliti 983.243 i pasti biologici serviti, con un aumento del 6% sul 2008, sulla base dei dati Biobank.
Ai rischi immediati per la salute evidenziati dai Nas si sommano quelli provocati dall’alimentazione scorretta con un bambino su tre di età, compresa tra i 6 e gli 11 anni, che pesa troppo ed in particolare - rileva la Coldiretti - il 12,3% dei bambini è obeso; il 23,6% è in sovrappeso soprattutto per le cattive abitudini alimentari, secondo l’ultima indagine “Okkio alla Salute” del Ministero della Salute in Italia.
La principale causa individuata dagli esperti nel minor esercizio fisico e nel consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate e per questo - conclude la Coldiretti - occorre intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menu anche delle mense dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni.

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