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UNA NUOVA VETRINA ITALIANA DELLA PESCA: "SAPORE DI MARE". A GENOVA, DAL 19 AL 22 GIUGNO, GRAZIE A REGIONE LIGURIA, SLOW FOOD E MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE

Ecco il "Salone del pesce": a Genova, dal 19 al 22 giugno 2003, è di scena "Sapore di Mare", la prima edizione di un evento che vuole diventare la vetrina italiana del settore pesca, abbinando gastronomia, commercio, ricerca scientifica e turismo. Evento che parte con le credenziali giuste: dalla collaborazione delle organizzazioni professionali della pesca e acquacoltura (Agci Pesca, Federcopesca, Federpesca, Lega Pesca, Api) alla prestigiosa partnership di Slow Food, che curerà gli aspetti legati alla gastronomia e alla didattica.

Il vice presidente di Slow Food e prossimo presidente della Fondazione per la Biodiversità Piero Sardo, dal Salone del Gusto di Torino, dove è stato presentato, ha svelato i primi "segreti" e le prime sfide di "Sapore di Mare". A cominciare dall´appello, già raccolto da alcuni prestigiosi chef canadesi dell'Isola di Vancouver, ai mostri sacri della gastronomia italiana e internazionale: "ci piacerebbe che venissero a Genova a raccontarci come cucinano il pesce, come riescono a valorizzare il pesce "selvaggio" e quello proveniente dagli allevamenti: due cucine diverse, la prima tesa a esaltare le qualità organolettiche del prodotto, la seconda più elaborata, virtuosistica direi". Una sfida, quella dell'alternanza tra pesce "selvaggio" e acquacoltura, sulla quale si gioca il futuro del settore ittico che, oggi, in Italia ha 110.000 addetti, 18.000 pescherecci e "produce" il 48% del pesce fresco consumato sulle nostre tavole. Conferma Augusto Comes (Federcopesca): "quella di Genova sarà la prima esperienza a livello italiano dedicata a un pubblico che va dal consumatore all´addetto ai lavori. Noi vogliamo far conoscere al grande pubblico che cosa c´è dietro il piatto che gli viene servito al ristorante, o al trancio di pesce che acquista al supermercato. Ma anche discutere con le istituzioni dei molti progetti che sono in campo, in Italia e in Europa, per riorganizzare il settore pesca. E i progetti sono molti: dai certificati di tipicità come quello, in arrivo, per le acciughe sotto sale che presto sarà seguito dai mitili di La Spezia e dai gamberoni di Liguria (S. Margherita e l´Imperiese sono le zone di pesca più celebrate) per arrivare ai distretti di pesca: un piano per la gestione delle risorse ittiche e per il miglioramento della qualità del pescato".

"Sapore di mare" si svilupperà su quattro direttrici: convegno, business, gastronomia, rassegne collaterali. Il primo vedrà protagonisti Regione, Ministero, organizzazioni professionali della pesca: si farà il punto della situazione e si parlerà di nuovi progetti. Per il business, saranno affrontate tutte le problematiche del settore pesca: dall´armamento ai meccanismi commerciali della distribuzione del pescato. Il pesce fresco sarà il grande protagonista, ma non l´unico, della parte gastronomica curata da Slow Food: ogni giorno un grande mercato proporrà il prodotto che i pescherecci scaricheranno direttamente in fiera (a fianco si troverà anche il pesce conservato di ogni parte del mondo, lavorato secondo le ricette tradizionali dei paesi di provenienza, e il pesce di allevamento). Non mancheranno le "isole di degustazione" delle varie regioni marinare, le proposte più stuzzicanti delle osterie rivierasche, gli olii extravergini, i vini da pesce, le sagre. Quindi, gli eventi collaterali, tutti giocati sul filo della grande tradizione marinara italiana legata alla pesca: dalle mostre storiche di attrezzature e pescherecci d´epoca alla ricostruzione delle atmosfere più tipiche dei mercati mediterranei del pesce e degli scorci più caratteristici dei borghi marinari.

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