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Una tavola “anti crisi” con piatti locali e budget ridotto (20 euro a persona): ecco il cenone del Capodanno 2015 per la Cia, a casa (per il 70% degli italiani) e spendendo in totale 1,2 miliardi di euro. E sarà un trionfo di prodotti tradizionali

Lenticchie, cotechino o zampone, pasta all’uovo, panettone e spumante: gli italiani sono pronti a festeggiare l’arrivo del nuovo anno con un menu tutto made in Italy. Dove a vincere sarà la cucina locale, a vantaggio delle tradizioni, ma soprattutto del portafoglio. Perché tra le spese del Natale appena finito e i rincari in arrivo nel 2015, tra il nuovo aumento delle accise sui carburanti e quello di acqua e tariffe autostradali, le famiglie opteranno per una tavola “anti crisi”, scegliendo prodotti classici del luogo e contenendo il budget medio entro i 20 euro a persona. Lo afferma la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, alla vigilia di San Silvestro. Più in dettaglio, saranno poco meno di tre italiani su quattro a festeggiare l’anno nuovo tra le mura di casa, spendendo in totale quasi 1,2 miliardi di euro per allestire il cenone di Capodanno, spiega la Cia, mentre meno del 20% degli italiani sceglierà ristoranti, trattorie o agriturismi per attendere l’arrivo del 2014.
In ogni caso, che sia in un locale o a casa con amici e parenti, non si farà a meno dei piatti simbolo di Capodanno. Prima di tutto cotechini, zamponi e lenticchie, tradizionali e soprattutto convenienti, con un consumo stimato rispettivamente in 3 e 5,4 milioni di chili in totale. Il tutto accompagnato dalle immancabili bollicine, visto che con lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre saliranno a 80 milioni le bottiglie di spumante stappate durante tutte le festività di questo fine 2014 e scelte dal 91 per cento dei consumatori, mentre meno di un italiano su dieci opterà per lo champagne. E a prevalere nei gusti sarà ancora una volta lo spumante dolce (57% delle preferenze), seguito da quello secco e brut (con il 34%).
Ma nella “top 10” dei prodotti irrinunciabili nella notte che saluta l’anno, ci saranno anche panettone, pandoro, salsicce, anguille e capitoni, oltre che pasta all’uovo e frutta secca. Oltre il 70% degli italiani rispetterà, insomma, un menu tradizionale, molto legato alle diverse consuetudini territoriali, con un’attenzione al riciclo per oltre la metà delle famiglie, aggiunge la Cia. In particolare, in Emilia Romagna impazzeranno i tortellini, in Piemonte gli agnolotti, in Veneto la polenta e in Lombardia i risotti. Nel Sud sarà un trionfo di pasta fatta “a mano” e pesce fresco, mentre in Toscana vinceranno i crostini ai fegatini e la pappa al pomodoro.
Menu locali e anti-spreco vinceranno anche negli agriturismi, dove le tradizioni della cucina contadina si mantengono sempre vive, pure a Capodanno. Secondo Turismo Verde, l’associazione agrituristica della Cia, queste lunghe festività stanno premiando la vacanza in campagna, che cresce del 3% circa sullo stesso periodo dello scorso anno. Merito dei prezzi competitivi, con la possibilità di pacchetti e offerte “last minute”, ma anche della scelta di località vicine. Si tratta infatti di vacanze brevi, con soggiorni di 1-2 notti per una tipologia di turismo prettamente regionale.

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