Ha fatto il cameriere nel più famoso ristorante del mondo (l’Osteria Francescana di Massimo Bottura) e traversato il Mediterraneo a bordo di una nave di cuochi; ha provato il “social eating” e raggiunto Virgilio Martinez nel suo ristorante a Moray in Perù, a 3.600 metri, nella valle degli Incas; ha mangiato 39 piatti di fila a Copenaghen (a pranzo al Geranium e a cena al Noma) e si è seduto a tavola con i bambini delle mense scolastiche; ha raggiunto Ferran Adrià nel suo futuristico centro ricerche catalano e scovato una brace segreta in mezzo ai container del porto di Lisbona. Sono solo alcune delle “avventure gastronomiche” di “Appetiti. Storie di cibo e di passione”, il volume di Luca Iaccarino, con la prefazione di Mario Calabresi, che raccoglie ventisei storie vissute in prima persona dal giornalista del “Corriere della Sera” e “D - la Repubblica”, scrittore e critico gastronomico, che partono dal cibo per raccontare la vita che gli sta attorno, e viceversa. Perché, come spiega l’autore, “il palato funziona se è collegato al naso, alle mani, al cervello, alle persone che abbiamo accanto”.
Articolato in quattro sezioni, il lavoro, i prodotti, la società e i viaggi, “Appetiti” è un libro (Edt edizioni, Maggio 2021, pp. 280, prezzo di copertina 15 €) per gastronomi e curiosi, ma anche per consumatori consapevoli: da dove viene il cibo? Come viene trasformato? Chi lo lavora? Che effetto fa sul nostro corpo? Che ruolo ha nelle relazioni tra le persone? Che danni provoca all’ambiente? Quanto soffrono gli animali? Ogni racconto scava in un aspetto specifico, unendo la documentazione all’esperienza “dal vivo”.
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