02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

UNIONE EUROPEA: SULLE ETICHETTE DEGLI ALIMENTI STRASBURGO BOCCIA IL SISTEMA “A SEMAFORO” LO VOLEVANO I CONSUMATORI, INDUSTRIA HA SPESO 1 MILIARDO DI EURO PER BLOCCARLO

Il Parlamento europeo, riunito in plenaria oggi a Strasburgo, ha bocciato con 398 voti contro 243 e 16 astensioni la proposta di introdurre un nuovo sistema Ue di etichettatura dei prodotti alimentari trasformati “a semaforo”, che era fortemente sostenuta dalle associazioni dei consumatori europee, dalle organizzazioni dei medici e dietologi e, nell’Europarlamento, dai Verdi e dalla Sinistra. E’ una chiarissima vittoria delle lobby dell’industria alimentare, che avrebbero speso 1 miliardo di euro e inviato più di 100.000 email pur di bloccare la proposta, secondo quanto rivelano il Corporate Europe Observatory (l’Osservatorio che analizza e denuncia l’influenza degli interessi industriali sulla legislazione e sulle politiche dell’Unione Europea) e l’europarlamentare socialista olandese, Kartika Liotard.
Secondo l’Osservatorio, è stata una delle due più grandi campagne di lobby che il Parlamento europeo abbia subìto finora, insieme a quella che infuriò qualche anno fa contro l’approvazione del “‘Reach”, il regolamento sui prodotti chimici. Il sistema “a semaforo” consiste in un codice a colori disegnato per facilitare la comprensione immediata, anche da parte dei consumatori meno avveduti e più frettolosi, delle quantità di grassi, totali e saturi, zuccheri e sale presenti negli alimenti trasformati. Secondo questo codice, la faccia principale della confezione del prodotto dovrebbe riportare in buona evidenza le informazioni sulle quantità (ad esempio quanti grammi per etto) di grassi, grassi saturi, sale e glucidi presenti nell’alimento, iscrivendole in uno sfondo (o mettendoci accanto un bollino) colorato in rosso, se si tratta di una quantità alta o eccessiva, in giallo per un tenore medio e in verde per un tenore basso.

Contro la posizione delle associazioni e consumatori e a favore delle lobby alimentari ha votato tutto il centro destra, ma anche una parte dei socialisti e democratici, in particolare fra gli eurodeputati del Pd (Partito Democratico), preoccupati che venissero stigmatizzati con un “bollino rosso” anche prodotti tipici italiani come il lardo di colonnata (per i grassi), i prosciutti (per il sale), i formaggi (per i grassi) o persino lasagne e pizze surgelate o altri prodotti tipo “quattro salti in padella”. Gli italiani erano anche contro l’indicazione delle calorie nel vino, un’altra proposta respinta dalla Plenaria.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli