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UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI (UNC): “ATTENZIONE ALLE PROMESSE SULLE ETICHETTE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI”

Yogurt che promettono di rafforzare il sistema immunitario dei bambini, barrette snack che ne “aiutano la crescita”, altri prodotti che vantano effetti quasi farmacologici. Ma sono alimenti o medicine? Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc), da poco tempo rappresentante italiano nel gruppo consultivo europeo, sostiene che “le industrie stanno cercando di acquisire posizioni di vantaggio, in attesa che siano approvate in Europa nuove regole sulla base della normativa 1924/06, che detta stretti limiti ai cosiddetti “claim” salutistici degli alimenti, tanto che per ottenerli sarà necessario addurre corpose documentazioni scientifiche”.

Dona ha sollevato il problema dei “claim” salutistici a cui molte aziende hanno recentemente fatto ricorso: “a parte - afferma l’avvocato dell’Unc - che ci sono prodotti che, pur non potendo fregiarsi di un “claim”, restano, comunque, prodotti di eccellenza, il pericolo è che il consumatore viene attratto dall’unico beneficio per la salute pubblicizzato in etichetta dimenticando che è lo stile di vita generale che assicura la salute. E si convincerà che basti acquistare il tal prodotto per abbassare il colesterolo, dimenticandosi che in realtà alla base di un cuore sano c’é anche una dieta equilibrata e una adeguata attività fisica”.

Secondo Dona, “a volte è molto labile il confine tra un farmaco e un functional food, cioé un alimento arricchito con una particolare sostanza, ma proprio la normativa 1924/06 fisserà presto i limiti. E la lobby industriale è da tempo al lavoro, a Bruxelles, per far sì che la rete della normativa abbia le maglie più larghe”.
Recentemente l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha rivelato che dall’esame delle prime 57 etichette, solo 11 hanno superato l’esame scientifico sulla base della normativa 1924/06.

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