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UNIVERSITA’ DI AMSTERDAM - I POMODORI HANNO TROVATO IL LORO ELISIR DI ETERNA GIOVINEZZA. NIENTE PIU’ BUCCE RUGOSE O AVVIZZITE, GRAZIE ALL’INCROCIO DEI GENI DI PIU’ VARIETA’ DELLA PIANTA, CHE BLOCCANO GLI AGENTI PATOGENI

Il pomodoro sembra aver trovato il suo elisir di eterna giovinezza: niente più bucce avvizzite e rugose, almeno stando ad uno studio compiuto da ricercatori dell’Università di Amsterdam e pubblicato su Plos (Public Library of Science).

Il segreto? Nei geni delle diverse varietà della pianta. Gli agricoltori sanno che uno dei problemi principali che affligge il loro lavoro è la capacità degli agenti patogeni di co-evolversi insieme al sistema immunitario delle pianta che li ospita. Si tratta di una guerra logorante, perché una volta che la pianta trova un metodo per difendersi dagli “attacchi dei patogeni”, questi sviluppano nuove tattiche offensive. Uno dei sistemi più utilizzato, nonché ambientalmente sostenibile, per far fronte a questa situazione è incrociare le varietà di piante vicine tra loro, ma con un repertorio diverso di geni che codificano la resistenza ai patogeni.

In sostanza è un po’ come se le diverse piante mettessero in comune le armi di difesa per far fronte al nemico comune. Ma questo non sempre basta e soprattutto è necessario individuare quali sono le “armi”, cioé i geni resistenti specifici, che riescono a combattere il tipo di malattia.

Ed è quello che hanno fatto i ricercatori olandesi. Gli studiosi sono partiti dalla base molecolare di questo processo di incrocio dei geni resistenti e hanno considerato l’interazione tra un fungo patogeno, il Fusarium oxysporum, e la pianta di pomodoro che, a causa del fungo, subisce un rapido avvizzimento. Il gruppo ha scoperto l’esistenza nei pomodori di due particolari geni in grado di sconfiggere il fungo.

L’evoluzione del patogeno ha però fatto sì che il fungo abbia sviluppato la capacità di secretare una proteina in grado di rendere i due geni “inoffensivi”. Fortunatamente i ricercatori hanno scoperto un terzo gene in grado, questa volta, di neutralizzare specificatamente la proteina. “Il nostro studio - ha spiegato il dottor Martijn Rep - ha dimostrato concretamente che individuando il giusto apparato di difese genetiche è possibile sconfiggere molti agenti patogeni, nonostante le loro evoluzioni. Questa analisi molecolare ha rivelato una strategia fino ad ora impensabile per resistere alle malattie attraverso la combinazione di geni resistenti”.

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