Stagione boom per la raccolta di funghi. L’andamento meteorologico, secondo gli esperti, lo fa prevedere già da settembre. Tanto che, per i quasi 10 milioni di ettari di bosco che coprono l’Italia, le stime parlano di una produzione di 30.000 tonnellate. Stando alle previsioni, poi, sono molti i turisti, appassionati e buongustai che hanno scelto di trascorrere le vacanze nel periodo di settembre privilegiando le montagne e i boschi italiani. Per molti di loro sarà scontata la “caccia”, nel sottobosco o sulle tavole, dei preziosi miceti che sviluppano complessivamente - secondo la Coldiretti, un valore al consumo stimabile in oltre mezzo miliardo di euro all’anno.
Dopo un 2003 disastroso a causa della siccità, dunque, quest’anno, come confermano i numerosi raccoglitori all’opera, le condizioni climatiche hanno favorito in molte aree del Paese lo sviluppo di funghi. Porcini, finferli, trombette e chiodini per poter crescere rigogliosi richiedono infatti come condizioni ottimali 18-20 gradi di temperatura, terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole. Ma l' attività di raccolta dei funghi non ha soltanto una natura hobbistica che coinvolge milioni di vacanzieri, ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta una importante integrazione di reddito per migliaia di professionisti impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici. Se gli agriturismi di montagna sono certamente un luogo privilegiato per consumare funghi freschi, che non devono essere costretti a lunghi tempi di trasporto grazie alla vicinanza ai boschi, non è un caso che nel mese di settembre - secondo una recente indagine della Coldiretti - oltre una sagra o festa di paese su dieci (11%) è proprio dedicata ai funghi che sono superati solo dal vino (35%) e dalla frutta e verdura (22%).
Le previsioni di un raccolto nazionale buono in quantità e qualità stanno determinando un contenimento dei prezzi di vendita che, secondo la Coldiretti, per i porcini si dovrebbero attestare alla raccolta sui 10/15 euro al kg per giungere alla vendita al dettaglio a un prezzo di circa 25-30 euro al kg. Sotto il profilo nutrizionale i funghi sono prodotti di valore medio e contengono in prevalenza acqua, ma anche proteine, carboidrati, sostanze minerali e vitamine, in percentuali variabili a seconda del livello di maturazione; sono inoltre poveri di calorie e ricchi di cellulosa. Le vitamine prevalenti sono quelle del gruppo B e i sali minerali sono rappresentati principalmente da potassio e fosforo. Per chi intende cercare funghi nei prati e nei boschi è però necessario conoscere le regole, oltre ad una adeguata esperienza in grado di evitare rischi di avvelenamento.
Ecco di seguito alcuni consigli ai raccoglitori elaborati dalla Coldiretti:
- accertarsi e rispettare le norme, i vincoli e i limiti di quantità raccolta previsti nell' ambito delle leggi e dei regolamenti locali;
- raccogliere solo i funghi di cui si è sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni;
- togliere con le mani i funghi dal terreno con un movimento di torsione, in modo che si stacchi alla base e il micelio resti intatto nel terreno;
- raccogliere i funghi in cestini di vimini ed evitare le buste di plastica;
- in caso di incertezza rivolgersi per i controlli alle Unità sanitarie o alle associazioni micologiche.
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