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Vale 6 miliardi di euro il business delle macchine per il confezionamento di alimenti in Italia, Paese n. 2 al mondo (con una quota di mercato del 25,5%), dietro alla sola Germania. A dirlo Cibus Tec-Food Pack 2014, a Fiere di Parma (28-31 ottobre)

Non solo leadership assoluta nell’esportazione di macchine per la viticoltura e l’enologia: l’Italia è ai primi posti anche nel settore delle macchine per il confezionamento di alimenti, con una quota del 25,5% del commercio mondiale, dietro alla sola Germania, che primeggia con il 28%. A dirlo i dati di Cibus Tec-Food Pack, salone internazionale all’edizione n. 50, di scena a Parma dal 28 al 31 ottobre (www.cibustec.it), e che vedrà l’esordio dell’alleanza tra Fiere di Parma (www.fiereparma.it) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio, www.ucima.it).
Secondo Cibus Tec, nel settore nazionale - che impiega circa 26.500 persone - l’export ha un peso dell’83%. Impressionate il giro d’affari: nel 2013 il commercio mondiale di macchinari per il confezionamento di alimenti ha raggiunto i 18 miliardi di euro, con una crescita media annua dell’8% dal 2009, e un valore alla produzione che, in Italia, sfiora i 6 miliardi di euro.
“Solo nel nostro Paese - ha dichiarato Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma - si possono vedere le soluzioni tecnologiche più raffinate di processing & packaging, perché spesso queste sono sviluppate per l’industria alimentare italiana, che è la più innovativa al mondo”.

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