02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

VENDITA AL DETTAGLIO: IL 25% DEGLI ITALIANI HA AUMENTATO LA FREQUENZA DEI DISCOUNT MENTRE CONTINUA LA DISCESA DEI NEGOZI ALIMENTARI TRADIZIONALI CHE PERDONO IL 38% DELLA CLIENTELA. LO DICE LA COLDIRETTTI

Con un aumento del 2,9% delle vendite su base annuale sono i discount alimentari a trainare il timido segnale di ripresa nel commercio al dettaglio. Lo dice la Coldiretti nel commentare i dati Istat sul commercio al dettaglio ad ottobre che, per la prima volta dopo cinque mesi, segnala un aumento su base congiunturale dello 0,1%.

Secondo l’analisi Coldiretti/Swg nel corso del 2011 il 25% degli italiani ha aumentato la frequenza dei discount mentre, all’opposto, ben il 38% ha ridotto la propria presenza nei negozi alimentari tradizionali, che rischiano un vero crack mentre tengono sostanzialmente i supermercati. “Si evidenzia la tendenza da parte di un crescente segmento della popolazione ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, a cui però può corrispondere anche una bassa qualità con il rischio che il risparmio sia solo apparente - afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini - risparmiare oltre un certo limite sul cibo può significare nutrirsi di alimenti che possono avere contenuto scadente con effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere delle persone. Il fenomeno di riduzione significativa dei negozi tradizionali - sottolinea Marini - determina anche evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani. A contrastare lo spopolamento dei centri urbani va segnalata peraltro la crescente presenza di mercati degli agricoltori e di Botteghe di Campagna Amica. Una opportunità per i produttori e per i consumatori che - conclude Marini - va anche a sostegno della storia, della cultura e della vivibilità dei centri urbani”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli