Tre miliardi di dollari. È la cifra record riferita al vino consegnato dalle cantine Usa direttamente ai consumatori nel 2018. Un valore raddoppiato in sette anni, con un +9% in termini di volumi sul 2017 (6,3 milioni di casse da nove litri). Lo rivela un’indagine di Sovos & Wines Vines Analytics, che evidenzia come il 10% del mercato del vino al dettaglio “off-premise” è in vendita direct-to-consumer. Un fenomeno che, stando alla ricerca, continuerà ad aumentare negli prossimi anni, anche se ad un ritmo più lento.
A guidare la crescita sono la Contea di Sonoma e lo Stato dell’Oregon, che contribuisce in maniera significativa al boom del rosè (+24% in volume e +29% in valore), categoria che rappresenta appena il 3,6% delle spedizioni ma balza dall’ultimo all’ottavo posto tra le tipologie di vino consegnate dalle aziende Usa. Da sottolineare poi il crollo del Moscato e la propensione dei consumatori a spendere di più. I vini sopra i 100 dollari segnano un +18% in volume e rappresentano il 6% del mercato Dtc (era il 4,3% nel 2011), mentre i vini sotto i 30 dollari continuano a rappresentare oltre la metà delle consegne totali ma sono in calo.
Rendimenti sotto le attese per diversi Stati importanti, come New York e l’Illinois. L’Oklahoma, dopo aver permesso la vendita diretta dal 1 ottobre 2018, ha registrato 4,3 milioni di dollari in tre mesi. L’Oregon è cresciuto del 24,5% rispetto all’anno precedente, mentre la California vale il 30% del volume complessivo (+10% in volume e +32% in valore).
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