Nella Venezia che riparte dopo l’acqua alta, ci sono locali storici, che simboleggiano la riscossa di una delle città italiane più famose del mondo, e più visitate. Tra questi, lo storico GranCaffè Quadri, con affaccio su Piazza San Marco, oggi della famiglia Alajmo, che, domani, riapre i battenti (insieme al bistrot Quadrino), con un vera e propria “Festa della Salute a Venezia”, dopo più di una settimana nella quale la città è stata colpita dalla seconda peggiore alta marea degli ultimi 50 anni.
Un giorno simbolico e di buon auspicio nel quale la città celebra la Madonna della Salute a cui, nel 1630, si deve la fine della peste. “Il Quadri è stato particolarmente ferito da questi 102 centimetri di acqua. Purtroppo, i sistemi di pompe, paratie e la vasca non sono stati sufficienti a proteggere il locale. Un fortunale, che si è aggiunto alla marea, è stato fatale poiché ha innalzato ulteriormente il livello dell’acqua. I danni si quantificano in centinaia di migliaia di euro, non abbiamo ancora una stima precisa poiché anche le operazioni di rilevamento risultano complicate. Il Quadri è ferito ma ci stiamo riorganizzando per ripartire e questo grazie anche alla preziosa collaborazione di tutti i 75 dipendenti che in questi giorni non hanno mai smesso di adoperarsi per salvaguardare il possibile”, afferma Raffaele Alajmo.
Si riapre, quindi, dalle ore 9 e dalle ore 11 fino alle ore 23, quando verrà preparata la castradina di Max Alajmo, la tipica zuppa veneziana a base di castrato di montone e verze e la versione nel panino da mangiare con le mani. Il menù del Quadrino sarà, inoltre, ridotto e non tutte le preparazioni in carta al GranCaffè Quadri saranno disponibili. Il Ristorante Quadri, invece, al primo piano è aperto con servizio regolare e menù completo.
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