Il gran caldo che aveva fatto gioire i coltivatori di ortofrutta, con in consumi cresciuti grazie al maggior ricorso a frutta e verdura fresca per far fronte alle alte temperature in tutta Italia, preoccupa gli allevatori. Già, perché non sudano solo contadini e operai agricoli, ma anche le mucche soffrono il caldo, e tanto, al punto che arrivano a produrre anche il 10% di latte in meno. E se non bastasse, salgono anche i costi per gli allevatori, che hanno già azionato ventilatori e doccette per alleviare la calura alle mucche, ma anche condizionatori per rinfrescare i maiali ed evitare che in stalle ed allevamenti la temperatura non supera la soglia dei 28 gradi, oltre la quale, ricorda la Coldiretti, “gli animali cominciano a mangiare il 40% in meno della razione giornaliera”. Insomma, se l’ondata di caldo che ha fatto segnare i 40 gradi in tante zone d’Italia, e soprattutto in Pianura Padana dove è concentrato il maggior numero di allevamenti del Paese, non allenta la morsa, la produzione di latte rischia un po’ di “vacanza forzata”.
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